Mai cosi impegnato, ma per una volta è stato un vantaggio. Si può dire che la Roma ieri abbia scoperto per la prima volta il vero Alisson, portiere titolare del Brasile e riserva qui solo perché ha davanti uno Szczesny intoccabile. Le parate del sudamericano hanno scongiurato il rischio di soffrire e incoraggiare il Villarreal, due interventi decisivi nel primo tempo, altri nella ripresa e applausi convinti dell’Olimpico per il numero 1 del futuro. Alisson si gode la serata da protagonista a cui non era pia abituato ed e pronto a riprendersi il posto nel derby di Coppa Italia e poi di nuovo in Europa League. «Per me è importante fare bene in queste occasioni – commenta il brasiliano – non sono contento perché non sono uscito con la porta inviolata, ma abbiamo passato il turno ed era la cosa più importante». Con Szczesny si è creato un rapporto d’ amicizia e di rispetto, la via migliore per gestire un dualismo che in estate spaventava in parecchi. «E’ uno stimolo per entrambi – racconta Alisson – lui vuole sempre crescere, io faccio bene come lui e il livello non si abbassa mai. E’ importante farsi trovare pronti perché fra campionato e coppe abbiamo tanti impegni. In fondo io avevo giocato appena una settimana fa». Avrebbe voluto una serata di riscatto anche Perotti, ultimamente un po’ immalinconito tra infortuni e panchine per scelta tecnica, ma a parte un paio di lampi nella ripresa l’ argentino non è riuscito a scuotersi. «Non giocavo da 3-4 partite e volevo vincere – dice l’argentino – invece non abbiamo fatto appieno il nostro dovere. Perdere è sempre bruttissimo. Ora speriamo di non trovare un avversario troppo duro agli ottavi».
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Alisson: «Ci sono anch’io»
Due interventi decisivi nel primo tempo, altri nella ripresa e applausi convinti dell’Olimpico per il numero 1 del futuro
Stavolta Spalletti è tenero con i suoi e si assume tutte le responsabilità di una sconfitta comunque indolore. «Il turnover – scherza – andrebbe fatto con me, che non ho messo i giocatori nella condizione migliore per fare una buona partita. Con Paredes e De Rossi in mezzo al campo più Totti davanti non avevamo il passo per contrastare il loro palleggio e non la prendevamo mai. Mario Rui e Vermaelen? Hanno avuto problemi in conseguenza della formazione che ho scelto. Si erano anche allenati forte ed erano stanchi perché ho voluto pensare alla partita con l’Inter». Nessun problema per Manolas dopo la botta rimediata al ginocchio: oggi verrà controllato ma contro l’Inter dovrebbe essere regolarmente in campo. Infine ramanzina a Rudiger: «Era il più dispiaciuto di tutti per l’espulsione nello spogliatoio, ne parleremo per bene a Trigoria, meglio non avere reazioni a caldo ma lui stesso si e accorto subito di aver fatto un errore importante che crea complicazioni alla squadra e a lui». Ora testa al sorteggio: «Abbiamo le carte in regola per superare anche gli altri turni. Ci sono delle squadre forti in questa competizione oltre al Manchester, tipo lo Schalke». Alle 13 di oggi il verdetto.
(A.Austini)
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