“Occasione persa” ha detto Luis Enrique commentando Roma-Bologna. E la pensano così anche tanti opinionisti che tutti i giorni parlano nell’etere romano.
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Roma-Bologna ‘RADIO PENSIERI’: Melli “Questa Roma è un abbaglio collettivo”, Damascelli “La Roma gioca male, ma non bisogna dirlo”
“Occasione persa” ha detto Luis Enrique commentando Roma-Bologna. E la pensano così anche tanti opinionisti che tutti i giorni parlano nell’etere romano.
Cominciamo da RadioRadioTv quando alle ore 9,30 si parla della partite dell’Olimpico “Se la Roma dovesse fare filotto con Cagliari, Inter e Catania può rientrare in gioco per il terzo posto, - dice Franco Melli - ma è evidente che non può più sbagliare. Sostanzialmente ci sono 27 minuti per evitare il fallimento stagionale. Questa squadra è un abbaglio collettivo, gioca sempre nello stesso modo”.
"Il Bologna ha giocato una buonissima partita, il punto è giusto.-dice Roberto Pruzzo - Le due squadre hanno giocato il secondo tempo alla pari".
"La Roma gioca male, ma non bisogna dirlo.- è il pensiero di Tony Damascelli - E' una squadra sovradimensionata. Personaggi e interpreti di questa commedia godono di una mozione di fiducia che altri personaggi e altri interpreti non hanno avuto. Io mi tengo Pjanic e lascio Lamela al Luna Park. Come molti sudamericani gioca prima per sé stesso e poi per la squadra. Luis Enrique ha già i nervi scoperti e non è in corsa per nulla. Nonostante gli errori ha ancora fiducia da parte dell'ambiente. Il parco giochi? Una delle tante forme di propaganda dei nuovi che sono arrivati".
"Può sembrare strano attaccarsi ai 25 minuti di Catania, ma la Roma ha questa opportunità.- ammette Roberto Renga - Sono pochi? Si, ma la Roma gioca bene all'inizio delle partite. Se trova il gol all'inizio passeggia, altrimenti si complica tutto. Le altre squadre fanno difesa a tre, giocano tutti allo stesso modo contro la Roma. Non ho visto cali fisici o mentali, se Totti avesse fatto gol ieri dopo pochi secondi la partita sarebbe andata in modo diverso.".
"Non vorrei che Luis stesse diventando presuntuoso.- il pensiero di Ilario DiGiovanbattista - Dice di non leggere i giornali per difendersi dalla stampa italiana. Io lo stimo, ma in realtà è la Roma che deve difendersi dalle sue scelte. In attesa dei 26 minuti di Catania, ci sono ben tredici punti di svantaggio sulla Juventus, qualche giorno fa c'era chi diceva che l'organico della Roma era migliore".
"Stiamo parlando di Roma-Bologna, non di Roma-Inter. - dice Furio Focolari - Ditemi quante occasioni ha avuto il Bologna, ne ho contate cinque. E' possibile che una squadra forte incontra una squadra debole e la squadra debole crea cinque occasioni? Qualcuno spieghi a Luis che la stampa italiana non ha mai dato tanto credito a nessuno come ne sta dando a lui"
Alle ore 10 su Teleradiostereo i primi commenti "Bisogna mantenere lucidità, anche perché mercoledì c'è subito una partita difficile.- esordisce David Rossi - Il Bologna si è ricordato della brutta figura di quaranta giorni fa, la Roma faccia lo stesso a Cagliari ricordandosi del 2-1 dell'andata. Soffriamo contro le squadre che fanno molta densità a centrocampo, questo mi preoccupa molto. Vorrei che Luis Enrique trovasse un rimedio più importante e decisivo di dire semplicemente alla squadra di giocare più veloce. Anche perché giocare con più veloce con Greco, Simplicio e Taddei è impossibile. Ci vuole gente col piede sopraffino. Ieri Taddei ha giocato 100 palloni e ne ha sbagliati 110. Se non prendiamo contromisure rischiamo di trovare le stesse difficoltà con Cagliari e Inter".
"Si poteva segnare subito con Totti, come col Cesena. Poi ho visto una squadra brutta e regredita. - dice Dario Bersani - Vedere una Roma così apatica, svogliata e inconcludente mi ha disturbato. Ci voleva un piglio diverso, riscattare la sconfitta di Torino. M'aspettavo un altro impatto, è stato regalato il primo tempo al Bologna. Qualcosa in più è stato fatto nel secondo. Pioli ha imparato dalla lezione del 21 dicembre, inserendo una tenaglia in più a centrocampo come Mudingayi. Ieri Rosi e Taddei hanno sbagliato tutti i palloni, non c'erano sbocchi sulle corsie esterne. In mezzo con Greco non vai da nessuna parte, Gago paga pegno con dei dirimpettai muscolari. L'attacco non ha funzionato. Totti, Lamela e Borini sono tre insufficienze più o meno gravi. Simplicio ha dato un minimo in più di imprevedibilità, ma ha sulla coscienza una grossa occasione. Se c'è una squadra che deve rammaricarsi del risultato non è certo la Roma. Non vuol dire che sia una regressione totale e definitiva, ma qualcosa s'è inceppato. La Roma ha perso l'ennesimo treno. E' imperdonabile lo spirito visto in campo".
"Ho visto una squadra lenta e prevedibile.- dice Marco Delvecchio - Circolazione di palla inadeguata per il gioco della Roma, il Bologna si è chiuso bene centralmente facendo densità. C'è bisogno di gente che sa giocar bene la palla e che sappia anche creare la superiorità numerica. In attacco ho visto giocatori molto fermi, sia Lamela che Borini. Luis chiedeva loro di tagliare di più in diagonale, cosa che non si è vista quasi mai. Secondo tempo leggermente migliore, la Roma è riuscita a creare qualche occasione da gol. Il pareggio è giusto".
Giriamo e ci portiamo su CentroSuonoSport con la trasmissione Te la do io Tokyo "Questa Roma ha questo problema di non darci tanto entusiasmo,- dice Mario Corsi - c’è un silenziatore tra l’entusiasmo, la Roma e tutto quello che succede intorno. La Roma in questo momento sta facendo un campionato abbastanza anonimo, ci sono i numeri che parlano, il proseguo del campionato può dare una svolta perché la Roma è in grado di cambiare il trend di questa storia.
Se vinciamo contro Catania, Inter e Cagliari si può riaprire tutto per il terzo posto, la Roma può arrivare al terzo posto, è un campionato tecnicamente inferiore agli altri, uno dei più brutti degli ultimi 10 anni. Sul pareggio di ieri c’è talmente poco da dire, la Roma ci dovrebbe dare qualcosa in più per farci entusiasmare, solo una volta mi è capitato di fomentare un po’ la gente, poi la Roma non ti dà adito. Ieri abbiamo sbagliato un sacco di gol, abbiamo subito Di Vaio che aveva per fortuna 35 anni, l’accorgimento tattico non c’era proprio, non si può prendere gol da lancio del portiere, anche Taddei lo ha detto che non si può giocare cosi perché ci hanno capito.
Borini ha detto di rimanere tutti a casa alludendo a quello che era successo, quando non si va tanto bene è meglio non ostentare, basso profilo, io credo che il tempo per recuperare da mercoledì a ieri c’era, Borini dice una cosa che speriamo che non lo emargini, si è preso una bella responsabilità.
In campo se c’è uno che dà veramente tutto è Borini; abbiamo questo sfiga continua, Baldissoni e DiBenedetto quando sono in coppia allo stadio la Roma o perde o pareggia, comincio a crederci.
Non ti fa fare uno scatto la Roma, se vincevi ieri con 3 punti in più, avevi 33 punti e giocavi poi con il Cagliari e con l’Inter. Giochiamo contro il Cagliari che non segna mai, hanno comprato Pinilla un buon giocatore ma mezzo pazzo. Loro non hanno in mente quest’anno di avere degli obiettivi, se cerchi di arrivare a degli obiettivi in un quarto contro la Juve tu metti Juan e ieri metti Kjaer. Non hanno la misura di arrivare all’obiettivo, non si sono posti nessun obiettivo. Ecco perché non ci sono accorgimenti sui giocatori, la Roma non ha un obiettivo fisso, giocano per preparare una squadra.
"Ci ho sempre creduto alla scaramanzia, sarà una coincidenza ma è questo.- dice Riccardo Angelini Galopeira - Si mettessero d’accordo, fanno una volta per uno. Borini, lui ha tanta volontà, non sopperisce alla sua volontà, mancano i fondamentali a questo ragazzo, corre più della palla, non ha grande attitudine al gol, Bojan è talmente un causa persa, quando è entrato Simplicio sono tornati gli inserimenti, Greco ieri era inutile. La partita di ieri non è stata tanto un aspetto tattico se non gioca con intensità la Roma diventa prevedibile, noiosetta. Il Bologna ti ha surclassato sull’uno contro uno. Ieri la Roma ha passeggiato, è l’intensità con la quale giochi che fa la differenza. Ieri il Bologna ha messo una cattiveria diversa, è l’uno contro uno che è mancato.
"La prima cosa all’ordine del giorno è la ricapitalizzazione,- dice Jonathan Calò - si arriva a un massimo di 80 mln in tre fasi, saranno anche i risultati della squadra ad aiutare la ricapitalizzazione. Se la Roma riuscirà anche a produrre aiuta il discorso del potenziamento del club stesso, stiamo in un regime di autofinanziamento deluxe, quando ci hanno chiesto gli acquisti non è possibile farli, è possibile fare dei prestiti come Marquinho, è evidente che qualcosa a questa squadra manca anche se la rosa è da primissimi posti, Pjanic ha una qualità superiore a tutto il campionato. Il Bologna ha fatto gli stessi tagli che ha fatto la Juventus.
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