Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “Criticare solo Garcia per il momento attuale della Roma è da incompetenti”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
MARIO SCONCERTI (Radio Radio): "Criticare solo Garcia per il momento attuale della Roma è da incompetenti, da vecchi tifosi di una volta. La squadra ha dei giocatori con i quali anche io potrei fare l'allenatore e raccoglierei gli stessi risultati. Garcia non è un fenomeno ma non è nemmeno un brocco. Certo, se viene Conte o Ancelotti loro sono molto più bravi. Ma io dico che è anche la squadra che non sta giocando da grande squadra. Mica è colpa di Garcia se in Bielorussia il portiere fa due papere e il suo giocatore più informa, Florenzi, si fa infilare due volte dalla parte sua"
GIANCARLO DOTTO (TeleRadioStereo): “Sabatini, Baldissoni e Garcia sono tre personalità notevoli. Il problema non è trovare un’altra intelligenza che le surclassi, ma che le coordini. Credo che nel calcio ci debba essere un leader. Dovessimo prendere atto delle chiusura del cerchio Garcia, non parlerei di fallimento, se ci fosse l’impossibilità di andare avanti questo avrebbe delle conseguenze anche sul piano dirigenziale. Se Castan torna ad essere quello che conosciamo, ha un piede educatissimo e può formare un’ottima coppia con Manolas. Per la gara contro il Palermo sono ottimista. I rosanero vengono da tre sconfitte consecutive frutto di una debolezza reale, non casuale. Sarei sorpreso di vedere domenica un risultato diverso dalla vittoria della Roma. Spero che la squadra riprenda il filo con il secondo tempo fatto a Borisov. I giocatori non giocano contro Garcia e lo si è visto fino a adesso. La squadra dopo i tonfi ha sempre reagito”.
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “Se la Roma non dovesse fare risultato a Palermo si continuerebbe a vivere in questo stato di incertezza, di poca chiarezza. La gara contro il BATE Borisov resta uno dei momenti più bassi della storia della Roma. Archiviamolo cosi. Nonostante tutto per fortuna in Italia credo che la squadra sia ancora attrezzata per dire la sua e vincere. Nei 14-15 giocatori la Roma rimane la squadra più forte della Serie A".
ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “Mi risulta che la Roma sta pensando già all’erede di Garcia. Il sogno è Ancelotti, ma l’obiettivo è Antonio Conte da giugno prossimo. Come potrebbe prendere l’ambiente romanista l’arrivo dell’ex mister della Juve?”
FRANCO MELLI (Radio Radio): “Palermo è una tappa importante ma non cruciale. I rosanero sono una stranissima squadra, ha cominciato bene poi è scesa, ma anche sfortunata. Se la Roma vince, credo che esonerano Iachini. Io non sono mai stato un amante di Garcia, anche quando ce ne erano tanti. Non vedo alternative. Conte e Lippi non verranno mai perché i romanisti non li vogliono.”
STEFANO CARINA (Radio Radio): “Garcia in questo momento non si muove perché è blindato da un contratto di 17 milioni e perché ha avallato certe decisione di mercato prese dalla società, con una rosa senza ricambi, un mercato molto appariscente. Con Digne-Dzeko e Salah hai l'undici-tredicipiù forte del campionato ma nascondono la 'coperta corta' visto che già sai in partenza che Garcia alcuni giovani non li farà mai giocare. Non penso che un nuovo allenatore, soprattutto se di grido, possa accettare di non intervenire sul mercato. Se si lasceranno con Garcia a fine campionato la Roma punterà su Emery”
ALVARO MORETTI (Radio Radio): “Non capisco perché Pallotta abbia cambiato tutta la struttura intorno all’allenatore lasciando invece Garcia. Il francese è il centro della Roma e se questo viene messo fuori dal centro del villaggio giallorosso dai dirigenti, non va bene”
LUIGI FARRAJOLO (Radio Radio): “A Palermo sarà una partita delicata. Io credo che la linea societaria su Garcia sia quella di valutare la situazione a fine stagione".
MAURIZIO CATALANI (Retesport): “Io considero ancora Francesco Totti l’attaccante capace di fare il vice-Dzeko. Ma se anche il capitano è infortunato chi può sostituire la punta? Se a uno stadio togli il colore e il tifo, per quanto gli altri possano esultare, non ci sarà mai il clima che propone all’Olimpico la Curva Sud. Io spero che la società possa intervenire e fare qualcosa per riportare questi ragazzi che hanno bisogno di un motivo per rientrare. Purtroppo la società in questo momento vegeta e non cogita”.
ALESSANDRO ANGELONI (Retesport): “Pallotta quando prese Garcia gli lasciò autonomia, da Pinzolo invece è cambiato tutto, tanto che nel ritiro il tecnico era sembrato piuttosto teso. In questo momento l’oggetto di discussione è soltanto Garcia, se tenerlo oppure mandarlo via. Poi a fine stagione Pallotta potrebbe anche decidere di mandare via tutti e ricominciare con una nuova dirigenza, ma non ora”.
UGO TRANI (Retesport): “Secondo me il presidente è stato abbastanza duro con Garcia. Siamo convinti che la Roma nei sedici-diciassette sia migliore del Napoli? Io inizio ad avere qualche dubbio. Il primo problema di Garcia è economico. Con 123 milioni spesi, non si può più arrivare secondi. Il Napoli, a differenza della Roma, è una squadra e ha un gioco. Nella squadra giallorossa sono stati fatti molti errori di composizione. Sabatini difende Garcia per difendere sé stesso e il mercato che ha fatto”.
ALESSANDRO AUSTINI (TeleRadioStereo):“Il presidente Pallotta non è affatto contento dell’andamento della squadra, non poteva essere altrimenti dopo questi risultati. Anzi sarebbe stato strano il contrario. Ha però affermato il concetto del “Rudi ce la può fare”, ergo significa che la società giallorossa non sta attualmente pensando di licenziare il tecnico francese, almeno fino al termine di questa stagione. Ha definito “great” la maggior parte dei nuovi arrivi dell’ultima sessione di mercato ma vuole che Garcia li sfrutti al meglio. Castan potrebbe tornare titolare contro il Palermo, è una decisione che Garcia dovrà prendere solo all’ultimo per vedere le condizioni definitive del brasiliano"
CLAUDIO MORONI (Centro Suono Sport): “Leggo della possibilità di rivedere Castan in campo, ma a Palermo non si possono fare esperimenti. Meglio aspettare Roma-Empoli dopo la sosta. Certo che se non giocherà in nessuna di queste due partite, allora c’è un problema che non ci dicono. Contro i rosanero giocherei con Torosids a destra e Florenzi nel tridente d’attacco. Conte a giugno? Io dico di no per la storia che ha alle spalle e perché ha vinto soprattutto per la società che aveva alle spalle”.
MASSIMO CECCHINI (Retesport): “La Roma di questo momento la rimetterei con due difensori centrali di ruolo e con De Rossi a fare schermo davanti. La Roma è come un ammalato, ha bisogno di una terapia per ritornare in salute. Non vorrei che l’effetto Bate sia come l’effetto della scorsa stagione con il Bayern. Da quello che dicono i compagni, Castan sembra essere tornato un giocatore di calcio, e non quello visto contro il Verona. Contro il Palermo io lo schiererei”.
LUCA VALDISERRI (Retesport):“Se a inizio della stagione avessi scommesso che in Champions League avrebbe giocato Soleri, a che quota me l’avrebbero dato? Mille? Cinquemila? Questo ragazzo non ha mai neanche giocato un minuto in serie A… Le parole di Pallotta sui tifosi? Ha detto che lo odiano, ma non che lui vorrebbe ricostruire il rapporto e cercare di avere un dialogo. La conferma di Garcia? Mi sembra più un "Enrico stai sereno" (le parole di Renzi all'allora presidente del Consiglio Letta, NdR). Le prossime partite dovranno per forza essere decisive. Sulla lunga distanza invece sono stati commessi degli errori, e in attacco c’è un eccesso di giocatori anarchici e, ahimè, di usura. Quante partite potrà giocare in attacco? Non si sa”.
DAVID ROSSI (Roma Radio):“Doumbia? Qui non segnava, a Mosca segna minimo un gol a partita. Evidentemente non facciamo sentire a nostro agio i calciatori che arrivano, e non creiamo i presupposti ambientali che servono per permettere un calciatore di fare del loro meglio”.
XAVIER IACOBELLI (Radio Radio):“Bisognerà fare a gennaio un punto della situazione e capire come sono andati questi primi mesi di campionato. Attenendoci ai fatti, se la Roma avesse ancora problemi in attacco, dovrebbe pensare seriamente di tenersi Doumbia alla fine del prestito con il Cska e usarlo come sostituto di Dzeko. L’ivoriano ha segnato 9 gol in 10 partite, tra campionato e Champions, scarso non è. A palermo ci vuole un segnale forte della squadra, di reazione”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“Se la Roma fa altre prestazioni come contro il Bate Borisov, con un allenatore totalmente isolato che cerca da solo di cambiare il risultato della partita, è giusto che la Roma mandi via Garcia. Qualora invece i giallorossi lottassero per lo scudetto fino all’ultimo, anche perdendolo per tre punti, è un altro conto. Garcia ora mi sembra un uomo solo”.
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