Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, CATALANI: “Pallotta dice tutto e il contrario di tutto”, FRANCI: “Così facendo rende ridicola l’immagine della Roma”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
PAOLO FRANCI (Rete Sport): “Pallotta dice che Garcia ha sbagliato stagione, la partita col Bayern, atteggiamento e via dicendo. Poi il giorno dopo lo ritiene il proprio allenatore al 100%. Così facendo rende ridicola l’immagine della Roma”.
MIMMO FERRETTI (TeleRadioStereo): “Ma Higuain resterà al Napoli con Sarri? Io non lo so… Oggi sono 15 anni dalla presentazione di Batistuta… Magari avercene altri due di Batistuta. I nomi che si fanno ora sono tanti. Il centravanti è la vera priorità della Roma. Io non so chi prenderà Sabatini, però se si parla molto di Bacca e Dzeko qualcuno quei nomi li ha fatti filtrare. La domanda è: verrà fatta una campagna acquisti per Garcia o per la Roma? Se l’allenatore è stato depotenziato chi è che lo sceglie il centravanti? Ha ancora senso parlare di un giocatore adatto alla Roma di Garcia? Certo, se tu porti Higuain bravo Sabatini che l’ha portato ma ci mancherebbe che Garcia ti dica che non va bene. Tu devi portare uno forte forte comunque, uno che spacca le porte. Se tu mi porti Bacca o Dzeko io ti dico “Ah, hai preso Bacca o Dzeko”, se mi porti Higuain ti dico “Cavolo, hai preso Higuain!”. Ho bisogno di uno che mi spacca le porte avversarie, tipo Batistuta. C’è bisogno di un grande calciatore, uno che dia la sensazione che con lui in campo puoi arrivare a grandi risultati. La sensazione è che quest'anno ne prendano uno forte forte, non puoi non prenderlo”.
MAURIZIO CATALANI (Rete Sport): “Come si fa a parlare di mercato quando hai un allenatore appeso e un presidente che dice tutto e il contrario di tutto? Io inizio a formalizzare l'ipotesi che Garcia resterà, non ne so niente, ma non credo che ne sappiano più qualcosa manco loro a questo punto. Sul mercato ormai sono rimasti Spalletti e Mazzarri. Non so quanto Spalletti verrebbe a Roma con questa dirigenza, Mazzarri verrebbe di corsa. Io penso che la Roma per prima cosa dovrebbe parlare del riscatto di Nainggolan. Potevano riscattarlo a gennaio con i soldi di Doumbia, Spolli e Ibarbo. Il problema se lo devono risolvere loro: se l'allenatore rimane, e credo che rimarrà, ce lo facciano sapere subito. Perché se lanci una campagna abbonamenti così precoce e poi non dici neanche una parola su quello che sarà il futuro certo del tuo allenatore, poi tanti abbonamenti rischi di perderli. Nainggolan è un giocatore totale che vale 30/35 milioni e che starebbe bene in tutte le squadre, quindi mi auguro che se lo vadano a riprendere”.
ALESSANDRO ANGELONI (Rete Sport): “In un modo o nell’altro le cose si dovranno mettere apposto, ma ci saranno ancora degli scossoni di assestamento secondo me. Io penso che sicuramente avremo un allenatore almeno inizialmente un po’ rabbioso, però ad un certo punto dovrà passare, si dovrà andare avanti. Non è che si può soltanto pensare a quello che doveva succedere e non è successo. Se le cose non andranno bene inevitabilmente la prima responsabile diventerebbe la società, Garcia avrebbe meno responsabilità. L’anno scorso hanno sbagliato tutti, adesso qualcuno c’ha rimesso la testa e se n’è andato. Chi resta ora deve lavorare seriamente. Le cose possono andare bene, ma le condizioni che si sono venute a creare non sono delle migliori. Però da qui a dire che andrà sicuramente tutto male ce ne vuole…”.
PAOLA DI CARO (Rete Sport): “Sembra incredibile che solo 8 giorni fa si stava celebrando la vittoria del derby e adesso abbiamo la società in maggiore difficoltà del campionato, quella da cui escono i veleni. È incredibile come sia stato gestito malissimo questo passaggio da parte di tutti protagonisti, quello che preoccupa più di tutti è la totale mancanza di fiducia da parte di tutte le parti. L'idea è quella che si parta con una totale mancanza di fiducia, vediamo se si recupererà con la campagna acquisti. Sarebbe un errore partire con Garcia se il clima resta questo, ma il tempo passa e ormai credo che la situazione sia definita”.
LUCA VALDISERRI (Rete Sport): “Vista da fuori in maniera imparziale, per Garcia i rischi sono infinitamente più delle certezze. Ma il presidente si chiama James Pallotta, decide lui e i soldi sono suoi. Tanto ci sarà sempre il bersaglio della stampa cattiva che s'inventa gli articoli e li storce. In questo caso se la sono suonata e cantata per conto loro, Garcia è andato dritto per la sua strada. Non c'è stato un fuoco di domande feroce in conferenza stampa, lui ha risposto a domande che erano su altri argomenti, è partito dritto per dritto per conto suo, quindi magari qualche problema all'interno della società c'è. Siamo partiti dal Ferguson de noantri e adesso siamo arrivati al livello in cui ha bisogno di un preparatore atletico, di un mega database sui giocatori, di qualcuno che gli curi la tattica, perché ha sbagliato anche sotto questo punto di vista, di qualcuno che gli curi la comunicazione. Aveva il bisogno di tutto questo aiuto? Non è che prima Garcia non faceva niente, prima Garcia aveva una struttura che è stata cancellata”.
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “Questa volta Pallotta fa affermazioni molto forti, con grande convinzione, quindi se Garcia non dovesse più essere l’allenatore della Roma sarebbe una grande sorpresa. Però ci sono delle sottigliezze dialettiche che sono importanti, come quando dice “Io non ho mai parlato con altri allenatori”. Tu no, ma Sabatini and company sì, perché le grandi società fanno così quando la situazione è in bilico. Il ruolo di separati in casa, di sopportati, sarebbe lo scenario peggiore per iniziare la stagione il prossimo anno. Sui 17 milioni di euro c’è da ragionare, secondo me è un falso problema. Garcia non è un allenatore che sta 3 anni fermo, e comunque non puoi farti condizionare da questo”.
GABRIELE ZIANTONI (TeleRadioStereo): “Credo che un proprietario possa dire tutto ed il contrario di tutto ed abbia sempre ragione. In questa situazione ballano 17 milioni di euro del contratto di Garcia. Se Garcia non avesse vinto il derby sarebbe stato l’allenatore della Roma anche nella prossima stagione? Secondo me no”.
UGO TRANI (Rete Sport): “Io so che quest’anno 3 o 4 giocatori di primo livello tipo Dzeko e Bacca li possono prendere. Spero sempre che la Roma possa riprendere Benatia già da quest’anno. Su Nainggolan non ci dovrebbero essere problemi. La scelta più difficile sarà il centravanti, siccome costa non è facile arrivare a dama. Dzeko secondo me è il preferito di Garcia, però Bacca va bene lo stesso. Secondo me tra Pallotta e Garcia non si può fare, però non possono dire ‘Non vogliamo più Garcia’. Garcia non se ne va, io stesso non me ne andrei fossi in lui. Se ne va dopo che ti ha portato 100 milioni di Champions? Come fai a cacciarlo e perché lui si dovrebbe dimettere? Loro speravano nelle dimissioni. La parola richiamata più spesso è ‘serenità’, ma chi ci crede? Dzeko metterebbe apposto tutto, la piazza sarebbe contenta. Però non basta Dzeko, questa è una squadra che va rifondata”.
ALESSANDRO CRISTOFORI (Rete Sport): “Sarebbe così impossibile cercare di riportare Benatia alla Roma? Con la squadra ha ancora buoni rapporti, certo, s’è lasciato male con Pallotta. Ma lui farebbe comodo alla Roma, anche di più”.
MASSIMILIANO MAGNI (Rete Sport): “Credo ben poco che Benatia vada via dal Bayern Monaco per andare all’Inter, sarebbe un percorso fallimentare. Ora tra società e allenatore pare che sia tutto apposto, noi speriamo che la Roma possa iniziare bene la stagione, perché tutto dipenderà dalle prime 3 o 4 partite. Per il resto si può tranquillamente dire che hanno fatto tutto da soli, se non avessero sollevato loro questo polverone con la conferenza di Garcia e la risposta di Pallotta noi ci saremmo occupati di altro tipo del mercato”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “Nessuno tra Pallotta, Baldissoni, Sabatini e Zanzi ha parlato dei dettagli del meeting con i giornalisti, e poi vedi che esce di tutto. Si racconta di una lite furibonda tra Sabatini e Pallotta, di un allenatore commissariato, di Zecca direttore sportivo… L’accusa che è stata fatta a Pallotta dall’inizio è che sia troppo assente, poi si fa tre giorni a Londra con la dirigenza della Roma, rilascia dichiarazioni importanti, conferma che cambia lo staff atletico e medico, cambia anche il team manager. Ci sono dei cambiamenti profondi, che è la cosa che era stata chiesta dai tifosi per tutto il 2015. L’allenatore è confermato, tutto il resto è stato modificato per fare in modo che gli errori fatti non si ripetano. Materialmente stanno succedendo delle cose che danno lo spessore del cambiamento, il presidente è sempre più presente. E ora non va bene?”.
ALESSANDRO PAGLIA (Roma Radio): “La giornata di ieri mi ha fatto sorridere abbastanza. Mi fa ridere come a seconda della convenienza gli stessi atteggiamenti vengano giudicati in modo diverso. Chi oggi dice 'Pallotta doveva dire queste cose durante l’anno' sono gli stessi che due settimane fa dicevano 'Il mister non può dire determinate cose pubblicamente'. Fate pace col cervello. O una cosa pubblicamente va detta, o non va detta. Il nuovo preparatore della Roma? Sono un paio di giorni che sento dire 'potrebbe arrivare alla Roma soltanto un allenatore di seconda fascia perché chi si farebbe fare la preparazione da Norman?'. Sapete chi? Van Gaal”.
SANDRO SABATINI (Radio Radio): “Penso che il capitolo Garcia si possa definitivamente chiudere, Garcia resta, anche se la situazione mi lascia un pochino perplesso. È evidente che la conferma di Garcia sia la cosa migliore per la Roma. I giocatori che vengono indicati adesso – Digne, Banega – son tutti calciatori che Sabatini ha sotto controllo. Ciò che viene fuori dalle dichiarazioni di Pallotta è una diminuzione dei poteri decisionali di Garcia, gl’ha detto ‘allenatore fai l’allenatore’”.
ROBERTO RENGA (Radio Radio): “La cosa più singolare in questa vicenda mi sembra l’atteggiamento di Pallotta. Alla Gazzetta ha fatto un intervento durissimo, il giorno dopo alla propria radio ha detto che sono tutte invenzioni dei giornali. Prima parla ai giornali e poi? In questo momento Pallotta mi sembra molto presidente ma ben poco illuminato. Vedo sempre troppi esperti di basket e non di calcio. Io per valutare il centravanti ideale per una squadra devo pensare al gioco che fa questa squadra. Quando sento Dzeko o Bacca mi chiedo: uno è alto e un po' robotico e l'altro rapidissimo e piccolo, farebbero coppia insieme ma sono come il diavolo e l'acqua santa ed è questo che mi mette paura. Spero, comunque, che abbiano le idee chiare: che tipo di centravanti serve alla Roma? Dopo aver risolto questo quiz si sceglie. Più che archiviato il caso Roma mi sembra archiviato Garcia: in pratica secondo Pallotta tutte le colpe di questa stagione ricadono su Garcia. A questo punto facendo 1+1 Pallotta si aspetta che Garcia se ne vada, ma lui non se ne va perché ci sono 15 milioni in ballo. Per quanto riguarda Sabatini, per esempio, il mercato è andato bene o no? Per quanto riguarda la Roma non è tutto archiviato, è tutto in divenire”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “Io tra Dzeko e Bacca probabilmente prenderei Martinez perché mi sembra che sia più completo come attaccante. Se dovessi spendere tutti quei soldi ci penserei bene perché non vedo nessun affare con Bacca e Dzeko e mi sembrerebbe di buttare via i soldi”.
NANDO ORSI (Radio Radio): “La bellezza del campionato italiano è che ricominciamo a parlare di giocatori importanti. Io comunque non so se la Roma può prendere un giocatore così a livello economico, andrei a prendere Martinez che ha le caratteristiche a metà tra Dzeko e Bacca”.
FRANCO MELLI (Radio Radio): “Dzeko ha avuto fasi alterne ma va di moda da parecchio tempo, lo volevano Milan ed Inter e poi per una ragione o per un'altra non è venuto mai. Bacca l'hanno portato alla popolarità i due gol che ha fatto nella finale di Europa League. Io tra i due sceglierei Dzeko, anche se per la Roma tutte e due non mi fanno impazzire, ci sono invece altri che verrebbero accolti con più entusiasmo. Io non so se porti Bacca o Dzeko se vanno in 10mila ad accoglierlo come accadde per Adriano. Credo che una squadra come la Roma se ha ambizioni da lotta scudetto dovrebbe partire da un grandissimo giocatore. Contestualmente c'è anche il compito e l'obbligo di trovare il successore di Totti”.
FURIO FOCOLARI (Radio Radio): “Dzeko è un top player, non è Van Persie ma ci va molto vicino. Bacca è un emergente ma ci vogliono 30 milioni per comprarlo, è uno che gioca nella sua nazionale alla grande. Io comunque comprerei Dzeko perché è uno sicuro ed è uno che giocando titolare nella Roma può fare 20 gol”.
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