Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, PIACENTINI: “I dubbi dell’anno scorso rimangono, non vedo passi in avanti”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
UGO TRANI (Rete Sport): “Garcia non è triste, si è intristito a Roma per tanti motivi. Qua si dovrebbero mettere a tavolino Baldissoni, Sabatini, un po’ tutti, per cercare di sfilare un sorriso. Uno deve cercare di trovare un punto comune su cui discutere. Il discorso sull’allegria dipende da questa dirigenza. Il problema attuale più che la stampa mi sembra sia la piazza".
ALESSANDRO AUSTINI (Teleradiostereo): "Ruediger ha subito un infortunio al ginocchio non operato, ma la Roma non ha fatto un bollettino medico come con Dzeko, Keita e Totti per esempio. Dovrebbe comunque tornare con l’Empoli, almeno si spera. Il rinnovo di Maicon è automatico, presumibilmente al raggiungimento delle 20 presenze in stagione, non so se solo in campionato o in tutte le competizioni. Immagino alle stesse condizioni economiche di oggi. Se la Roma avesse voluto togliere la clausola lo avrebbe fatto. Maicon non è giovane, ha un problema abbastanza serio ad un ginocchio, ma rimane una risorsa importante se gestita in un certo modo. A me col Carpi è piaciuto, è una gran riserva".
MAURIZIO CATALANI (Rete Sport): “La Roma mi mette ansia. Se Castan può scendere in campo domani, perché non ha potuto farlo 2 giorni fa? 48 ore cosa cambiano nella vita di un atleta che si prepara da 3 mesi? L’allenatore di per sé è colui che paga se la squadra va male. Ho letto le dichiarazioni di ieri e quelle di oggi, il fatto che Pallotta abbia voluto ribadire la fiducia a Garcia è un fatto positivo. Io pensavo che se il risultato a Palermo dovesse essere negativo, il tecnico sarebbe stato esonerato. Dopo le seconde dichiarazioni non lo penso più. Credo che ci sia una specie di scollamento emotivo nei confronti di questa squadra, non c’è attrazione, non c’è più quel mal di pancia che ti viene quando vuoi bene a qualcuno. Non c’è più voglia di abbracciarsi, questo è palese. C’è un senso di minor appartenenza a questa squadra e a questa società”.
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “Non credo che il problema per l’eventuale esonero di Garcia sia economico. Il francese è un allenatore in rampa di lancio, non avrebbe problemi nel trovare un’altra squadra. Si pagano 10 milioni lordi per gli stipendi di Cole e di Maicon… A giugno credo che ci fossero delle basi anche tecniche per andare avanti insieme, ora non so se la valutazione sia stata giusta o sbagliata. I dubbi che avevamo a giugno si sono confermati anche in queste prime partite, non ci sono stati passi in avanti”.
LUCA VALDISERRI (Rete Sport): “Oggettivamente penso che Florenzi nel post-partita abbia detto quello che si volevano sentir dire i tifosi. Nello stadio della Roma non c’è più posto per la gioia, per il sorriso, a partire dalla Curva Sud. Non c’è più un contatto, non c’è più feeling tra pubblico e squadra. Non c’è un’idea di freschezza, non c’è un’idea di gruppo. Non vedo la scintilla. Il tempo c’è ancora, il campionato ti sta aspettando, però rispetto alle prospettive iniziali tu sei molto indietro”.
PAOLA DI CARO (Rete Sport): “E’ stata una brutta settimana. Il risultato in Bielorussia è stata una debacle, una cosa non prevedibile e non accettabile. Mi hanno colpito in modo negativo le parole di Florenzi, a questi livelli non puoi dire ‘Noi non ci stavamo con la testa, non eravamo concentrati’. Dopo Roma-Fiorentina dello scorso anno c’è stata una frattura con l’ambiente, acuita dalle parole di Garcia a giugno. Io quell’entusiasmo di prima non l’ho più risentito. C’è poca gioia in giro, anche quest’estate non c’è stato quello che poteva essere. Non capisco come questo nodo si possa sciogliere”.
MARCO MADEDDU (TeleRadioStereo): “La soluzione Maicon-Florenzi mi piace sul piano tattico. Se dall’altra parte la catena Digne-Iago Falque sembra dare garanzie assolute, dall’altra Florenzi-Salah non hanno dato grandi garanzie di tenuta, soprattutto sul piano difensivo. La miglior Roma di Rudi Garcia nella prima stagione era composta proprio da quell’accoppiata Maicon-Florenzi. Il numero 24 può fare il terzino, ma avrebbe bisogno di un suo clone in avanti. Il terzino lo può fare e fare bene, ma resta più ficcante in avanti. Castan è un giocatore che, se stesse bene, darebbe alla Roma un altro impatto, un’altra solidità”.
MASSIMO CECCHINI (Rete Sport): “Pallotta ha piena fiducia nel fatto che Garcia sia l’allenatore giusto a far rendere al meglio i giocatori acquistati. Viene ribadita la fiducia proprio per tranquillizzare l’allenatore, l’ambiente. Non credo che sia una fiducia di facciata, ma reale. Tutta la formazione di domani ruota dalle posizioni che occuperanno Florenzi e De Rossi. Da quello che so io Sabatini ha invitato Garcia ad andare avanti con le proprie idee. La partita di domani non la ritengo una situazione da ultima spiaggia”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “Domani c’è una partita che dire importante è dire poco, soprattutto dopo i veleni e le giuste perplessità suscitate dalla sconfitta a Borisov. È una partita che dovrà dare delle risposte, dovrà chiarire alcune idee. Che Roma sarà a Palermo? Quella che ha stravinto contro il Carpi oppure quella che ha giocato un primo tempo disastroso in Bielorussa? È una Roma che appare bipolare. Ieri era l’anti-vigilia di Palermo-Roma, noi qui da Roma Radio abbiamo chiamato una serie di personaggi che ci potessero parlare del Palermo. Mentre noi facevamo questo il dibattito a Roma era su perché Pallotta avesse parlato con Il Tempo e non con altri… Della Roma a Palermo non fregava niente a nessuno. Vi rendete conto di cosa di parla a Roma? Io preferisco parlare di Palermo-Roma”.
GUIDO D’UBALDO (Radio Radio): “Ho contattato Pallotta in serata, lui ha una grande fiducia nell'allenatore. Ha detto che è un grande leader e che risolverà i problemi della Roma, che la squadra è stata assemblata con tanti giocatori nuovi che devono essere inseriti e che quando rientreranno gli infortunati la Roma dimostrerà il suo valore. Questo è quello che hanno detto i dirigenti, che la Roma sostiene Garcia in questo momento di fronte alle critiche che arrivano anche dai tifosi. Secondo me il calo è dovuto al fatto che all'inizio Garcia era la novità, ma quando gli avversari gli hanno preso le misure non ha trovato più spazi e non è stato in grado di cambiare il suo gioco ed esprimere la qualità della sua squadra facendo fatica in fase offensiva”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “Che Roma vedremo a Palermo? Il problema è nello spirito. Se le cose girano in una certa maniera la Roma in due partite si può trovare al vertice, ma le cose devono funzionare. Il calo è dovuto agli acquisti non funzionali al gioco, perché quando hai delle difficoltà che riscontri ad ogni partita forse hai bisogno di giocatori con caratteristiche diverse rispetto a quelli che hai”.
ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Il rientro di Castan, se rientrerà, è una grande notizia sia per la Roma che per lui, perché ci leverebbe ogni dubbio sulla sua condizione. Il problema con Florenzi è che c'è la possibilità che gli giri la testa visto che la Roma ha deciso di utilizzarlo come terzino ed in nazionale gioca a centrocampo. Io non ho mai pensato che la Roma volesse cacciare Garcia perché già ne ha cambiati tanti la Roma americana, ed anche perché non è facile trovare uno che traghetti immediatamente. Tra l'altro è stata la società che ha deciso di prolungare il contratto a Garcia e di mettergli accanto persone di fiducia del presidente”.
FRANCO MELLI (Radio Radio): “Io credo che al di là del discorso di Florenzi, se gioca dietro o davanti, il problema da evidenziare è l'inadeguatezza del trio d'attacco. Tu giochi con 3 giocatori e non hai un centravanti. Ma chi è che deve segnare? Perché la Roma non ha un centravanti? Sono tutte ali davanti, è stato sbagliato non prendere un altro centravanti perché si è fatto riferimento a Totti. Garcia è indubbiamente in calo, ma se la società avesse pensato che tutto quello che sta succedendo di negativo era colpa sua doveva provvedere durante l'estate, non adesso o fra un mese. La situazione non va peggiorata, se cambi allenatore in corsa provochi un trauma e non ci capisci più niente. Senza centravanti in cosa bisogna sperare? In un eurogol di Florenzi? Che Salah ogni tanto riesca a segnare perché è pericoloso?”.
NANDO ORSI (Radio Radio): “Il concetto di base è che se fai giocare un giocatore in un ruolo in cui non ha mai giocato, alla terza/quarta volta può avere dei problemi, ma ora che in difesa torna tutto al suo posto secondo me la Roma può avere anche una quadratura diversa. La Roma sosterrà Garcia fino alla fine della stagione, poi al termine si vedrà”.
DARIO BERSANI (TeleRadioStereo): “Ovviamente questa partita di Palermo dirà tanto, non sul futuro dell'allenatore che sembra deciso, ma sulla strada che intraprenderà la Roma. Per me la squadra del momento è il Napoli. Siamo ai primi di ottobre ed è già veramente un lazzaretto. Speriamo che il presidente non si debba pentire di questa fiducia rinnovata a Garcia”.
GIORGIO DE ANGELIS (Rete Sport): “Alla fine dei conti come vero terzino hai preso solo Digne, e ci vogliono terzini forti, proprio perché dopo ti accorgi che Florenzi davanti come equilibratore è ancora meglio che come terzino. Ancora una volta Sabatini ti dimostra che ha preso un grandissimo attacco, ma ancora una volta abbiamo una carenza di difensori centrali e terzini”.
FRANCESCA FERRAZZA (Rete Sport): “Sono più di 30 giorni che Castan sta lavorando, se questo non è bastato per trovare la condizione fisica ti viene il dubbio che ci sia qualcos'altro. Il problema non è Castan, il problema è la pressione che è stata messa addosso al giocatore. Ha tutto il diritto di avere il suo momento, di avere degli svarioni e di non essere al meglio visto che quello che ha passato. La speranza è che la Roma riesca a vincere contro il Palermo, che tra l'altro ha anche i suoi problemi”.
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