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‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “Sulle scelte dirigenziali contano più Pannes e Tacopina che Pallotta”, ASPRI: “Sabatini si sente super galattico”

(Redazione ForzaRoma.info) Continua anche oggi la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali. (AGGIORNA)

Redazione

(Redazione ForzaRoma.info) Continua anche oggi la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali. (AGGIORNA)

FABRIZIO ASPRI (Radio Radio): "Sabatini si sente super galattico, tipo Mazinga, e spero che domani ci spiegherà su cosa Baldini gli dava fastidio. Si vede che i conti in società li fanno bene, gli americani guardano più al business che al resto. La cessione di Lamela è in antitesi completa con la filosofia iniziale"

JACOPO SONNINO (Radio Radio): "Io a Sabatini chiederò se c'è o meno la clausola su Ljajic per capire se la Roma compra per tenere o per poi rivendere. Poi sono curioso di sapere se nella Roma è in atto un ridimensionamento o meno, cioè se ha ricevuto l'imput dalla proprietà di abbattere gli ingaggi"

FRANCESCO BALZANI (Centro Suono Sport): "Quando parla Pallotta sembra farlo da un altro pianeta non da presidente di calcio. Su alcuni argomenti sento dire cose deliranti. Lui ragiona solo a livello economico e non tecnico, per quello che recentemente lo vedo più sorridente. Nella Roma cambieranno ancora alcune figure dirigenziali non solo Winterling. Paga chi non si allinea al volere societario. Pannes decide più di Pallotta, lui e Tacopina che si occupano della scelta dei dirigenzi. Domani Sabatini ci darà qualche spunto e credo che sarà sincero"

DANIELE LO MONACO (Rete Sport): "La strategia adottata dalla Roma è stata di portare a casa soldi cercando anche di migliorare la competitività della squadra. E c'è la possibilità di vedere una buona Roma comunque. Non ci siamo certo esaltati per gli acquisti, noi abbiamo dato come voto 6 a questo mercato. Sarebbe bastato predere un attaccante da 30 milioni e vendere Marquinho lo stesso e la Roma si sarebbe già attrezzata per conquistare lo scudetto da quest'anno. Così non è stato, ma può darsi che alla fine della stagione abbia ragione la società con questa strategia".

ENRICO MAIDA (Rete Sport): "La questione dello stadio è una delle vicende tipicamente italiane. Non capisco perchè per fare uno stadio ci voglia tutta questa burocrazia infinita da superare, anche una volta accertato che c'è il terreno e non ci sono cose che non vanno. Mi ricordo che il presidente dell'Ascoli faceva uno stadio in cento giorni. La Juve ha troppo vantaggio sulle altre proprio per questo aspetto. E' troppo diffuso il 'non fare' in questa vicenda. Comunque secondo me entro il 2020 la Roma avrà uno stadio. Il rinnovo di Totti? Non avverrà entro domenica, ma filerà tutto liscio".

JACOPO SAVELLI (Rete Sport): "Sabatini? Pallotta ha detto che è un suo uomo e che le cessioni sono stati affari per la Roma, quindi non vedo proprio aria di divorzio tra il presidente e il direttore sportivo giallorosso. L'unico che è in procinto di andare via, a quanto risulta a tutti e anche alle mie fonti, è Winterling. Ci sono stati problemi con il reperimento del main sponsor e nella gestione dei Romastore”.

MARIO CORSI (Centro Suono Sport): "Pallotta quando parla lo fa soprattutto agli investitori americani, perchè se dice che ha rivenduto a tanto giocatori fortissimi pagati poco chi lo sente puo' essere interessato ad investire in un osto dove si fa business senza che la tifoseria dica niente. Ora a Trigoria il prossimo a rischiare il posto è Winterling. Gli americani tifavano per Alemanno sindaco perchè con lui avevano più chances, mentre con Marino no"

UGO TRANI (Rete Sport): “Pallotta ha detto che vendere Marquinhos e Lamela sono stati affari. Dal punto di vista economico sicuramente, dal punto di vista sportivo li ha sostituiti, dal punto di vista del tifoso no. Se a quei soldi aggiungevi altri trenta milioni, quest'anno lottavi concretamente per lo scudetto. Sul mercato la Roma è in passivo di 40 milioni in tre anni".

 

LUCA VALDISERRI (Radio Radio): “Per Pallotta la Roma è un business. Non ha i sentimenti di un tifoso. Se c'è un problema, si vendono le risorse. Nel calcio le risorse sono i giocatori, quindi si vendono i giocatori. Io vorrei una società che non guarda solo all'immediato. Si era costruito una base molto buona a cui serviva solo affiancare giocatori forti ma più esperti. La Roma non ha avuto la forza economica per fare un discorso del genere, cambiando radicalmente la sua strategia”.

ILARIO DI GIOVANBATTISTA (Radio Radio):"Sulla questione Stadio AS Roma ci sto lavorando da parecchio e secondo alcune mie informazioni avute da gente importante nel campo la costruzione dell'impianto è davvero una chimera. Ci sono le spese delle infrastrutture attorno allo stadio che nessuno si vuole accollare. Forse Pallotta ha informazioni diverse, ma a me risulta quais impossibile costruirlo"

ROBERTO RENGA (Radio Radio): "A Roma è importante fare altre strutture non lo stadio. Da quello che so io il progetto non c'è. Conta quello che dicono Fiorentino e Marino, non quello che sostiene Pallotta. La Roma nell'immediato non si è indebolita, anzi è più esperta e l'allenatore ha capito i problemi che aveva la Roma. Ma per il futuro?".

DARIO BERSANI (Tele Radio Stereo): "Che Ljajic parli di scudetto adesso mi sembra una forzatura pericolosa. E' troppo presto poi qualcuno potrebbe rinfacciare questa frase ad un ragazzo giovane e pieno di entusiasmo. Andiamoci piano, cerchiamo di ragionare partita dopo partita. Piuttosto domandiamoci che Roma quella che dopo due anni di chiusura campagna acquisti in passivo quest'anno lo fa in attivo?"

FABIO MACCHERONI (Radio Manà Manà Sport): "Le dichiarazioni di Spalletti? Finché sei con lui sei il suo più grande amico poi se cambi, come è successo con la Roma, ti spara addosso qualsiasi cosa. E' un grande allenatore ma a Roma appena c'è stata un'inversione di tendenza ha mostrato tutti i suoi limiti".

MAX LEGGERI (Radio Manà Manà Sport): "Non sono state belle le parole di Spalletti. potrei rispondere: prima che Spalletti arrivasse alla Roma a livello internazionale non lo conosceva nessuno. Non bisogna sputare nel piatto dove si è mangiato".

SANDRO NINI (Elle Radio): "Sono finiti i tempi di fare radio urlando, stanno cadendo ormai le ultime maschere. Ho sentito parlare anche dello stile Juve di De Rossi. Io dico che nella vita se non hai qualcuno contro vuol dire che hai sbagliato tutto"