Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “In questo momento il problema della Roma è a centrocampo”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
GIANCARLO DOTTO (TeleRadioStereo): “Credo che questa Roma sia stata leggermente sopravvalutata. Non nella qualità, non nei titolari ma nella rosa e in questo gennaio potrebbe darci una mano. Soprattutto a centrocampo. Nainggolan ha giocato le due partite di seguito peggiori della sua storia romanista. Domani giocherà perché credo che non ci saranno ne Florenzi e ne Iago Falque. Credo ci sia un effetto contratto. Come se questo portasse a un momento di appagamento. E’ successo anche con Pjanic e Florenzi. In questo momento secondo me il problema è a centrocampo dove Keita ha 35 anni e Vainqueur ancora non lo abbiamo visto. Ecco perché domani sarebbe importante liquidare in fretta questa gara. Per dare minuti ad alcuni giocatori. Se giocasse Gervinho sarebbe scandaloso sentire dei fischi nei suoi confronti. Tra l'altro l'ivoriano non l'ho visto così male come tutti dicono".
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “Nella conferenza stampa l’unico dubbio che mi ha fatto venire Garcia è sulla presenza o meno di Nainggolan. Per il resto sarà confermata la stessa squadra di Marassi. Credo ci saranno pochi cambi e se Florenzi starà bene immagino che la difesa sia la stessa. Oggi, purtroppo, De Rossi-Manolas è l’unica coppia di centrali che il tecnico prende in considerazione”.
TONINO CAGNUCCI (Roma Radio):"La Roma senza i suoi tifosi non è Roma, lo stadio senza la Sud non ha senso. Rispetto totale per la protesta civile dei ragazzi, sperando che restare davanti alla tv sia solo un doloroso passaggio, sennò hanno vinto "gli altri". E io non mi voglio rassegnare all'idea che quella "cosa" sia finita"
UGO TRANI (Retesport): “Ma perché si ci sono delle tattiche e degli schemi i giocatori della Roma non battono i calci d’angolo come hanno studiato in allenamento? Allora possono venire i dubbi sul fatto che vengano studiati. Se Gervinho gioca più di Totti vuol dire che il calcio è finito. Il ds nelle dichiarazioni post-Sampdoria ha avuto una mancanza di stile nei confronti di Totti, senza dimenticare la maglietta numero 10 che ha regalato a Gerson. Deve esserci qualche ruggine tra i due”.
ADRIANO SERAFINI (TeleRadioStereo):“Salah deve essere più continuo durante la partita, se lo fosse potrebbe davvero fare la differenza. Dzeko invece anche se non segnasse per le prossime 5 partite non cambierei idea sul suo conto, è troppo importante lì davanti. La Roma contro la Samp ha giocato bene, ma i cross devono essere sfruttati meglio. Mi piacerebbe rivedere Castan dal 1’ minuto e l’esordio di Vainqueur, dato che Rüdiger e Nainggolan non dovrebbero giocare contro il Carpi”.
LUCA VALDISERRI (Retesport): “La Roma ha fatto una squadra forte, ha comprato dei campioni ma ha sbagliato i dettagli. Digne è da solo sulla sinistra, senza una riserva. I centrali difensivi sono pochi e ci sono troppi doppioni. In attacco ci sono troppi contropiedisti e nessuno che possa buttare in mezzo all’area una palla per Dzeko. L’autogol di Manolas? C’è la colpa del difensore, sia sull’autorete, sia sulla punizione di Eder che ha causato lui”.
MASSIMO CECCHINI (Retesport): “Non è vero che la squadra è contro l’allenatore. I giocatori sono affezionati a Garcia e lo seguono, non gli remeranno mai contro. E’ anche vero che gli riconoscono alcuni limiti tattici. E’ un allenatore che non sa in corsa una partita, che non prepara tutte le soluzioni di gioco né che cura tutti i particolari, come ad esempio i calci d’angolo”.
MAURIZIO CATALANI (Reteport): “Dal punto di vista tecnico la Roma non dovrebbe avere problemi con il Carpi, anche se la squadra emiliana ha fermato il Napoli. La Roma in questo periodo non ha né la fortuna né la forza di prendere una partita per scontata, deve cercare di giocare la sua partita, senza dare nulla per scontato. Dzeko è nella stessa di condizione di Totti durante la scorsa stagione, segnava poco e lo davano per finito. Non è un problema degli interpreti, è che la Roma non sa giocare con il centravanti”.
RICCARDO GALOPEIRA (TeleRadioStereo):“Non vi azzardate a criticare Dzeko. Non vi passi nemmeno per la testa questo pensiero, ho letto di alcuni che hanno avuto qualcosa da ridire. Secondo me contro il Carpi potrebbe tornare titolare Castan”.
MASSIMILIANO MAGNI (Retesport): “Già si risente parlare di sostituzioni significative. Se noi non capiamo la formazione di Garcia, non capiamo neanche quand’è che fa turnover. Le gerarchie sono chiare: i terzini sono quelli sono pochi e i titolari sono Florenzi e Digne, il centrocampo non è così ampio da poter avere dubbi, in attacco di certo Dzeko non può essere il secondo di qualcuno”.
DAVID RSSI (Roma Radio): “Contro il Carpi è la peggiore partita che potesse capitare-, hai tutti da perdere e niente da guadagnare. Sarebbe una tragedia non fare i tre punti contro il club emiliano. Adesso bisogna assolutamente vincere e ottenere tre vittorie prima della pausa. Contro Carpi, Bate Borisov e Palermo partite fondamentali. La partita di Genova non ha dato punti, ma ha dato risposte. Le chiacchiere stanno a zero, c’è poco da fare, domani si deve cambiare marcia”.
SALVATORE D’ARMINIO (Centro Suono Sport): “Io dico che la Roma nelle prossime due partite prenderà punti sulle dirette concorrenti perché ci sono sfide come Inter-Fiorentina e Napoli-Juve che incideranno molto sulla classifica delle squadre che lottano per lo scudetto”
CLAUDIO MORONI (Centro Suono Sport): “Io sono ottimista. Ero più preoccupato dopo il Sassuolo. Invece a Genova ho rivisto la Roma titolare ed ho visto tante occasioni create. Se la Roma continua a giocare così secondo me ne vincerà molte. E ho letto che come me la pensa anche Simone Perrotta”
MARIO MATTIOLI (Radio Radio): “Non esageriamo con le critiche. La Roma ha una rosa competitiva piena di campioni e sicuramente si riprenderà nelle prossime due partite. La Juve ha più difficoltà. Certo, se l’Inter batte la Fiorentina comincia a porsi come seria candidato allo scudetto”
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “E’ il momento decisivo per la Roma, bisogna capire dove e può arrivare questa squadra con questo allenatore. Già comincio a sentire critiche su Dzeko mentre fino a due settimane fa abbiamo detto tutti che era l’acquisto perfetto. Io credo che Garcia gioco forza debba essere chiamato in ballo. Le aree affollate non fanno bene a Dzeko, ma tutti devono fare uno sforzo in più per sfruttare al meglio le sue caratteristiche”
XAVIER JACOBELLI (Radio Radio): “Ci vuole equilibrio nei giudizi. A me la Roma vista a Genova non mi è sembrata una squadra in crisi. L’autogol di Manolas ha tagliato le gambe alla squadra. Dzeko? Ha bisogno del tempo necessario per esprimersi al meglio. Anche Platini e Van Basten all’inizio delusero. Il valore della Roma e il gioco visto contro la Sampdoria mi fa ben sperare”
NANDO ORSI (Radio Radio): “La Roma ha giocato con intensità solo contro Juve e Barcellona. Poi ha sempre sofferto vincendo solo a Frosinone, e c’era un rigore netto a favore dei ciociari. La Roma adesso deve trovare il ritmo giusto anche contro le ‘piccole’. Garcia deve dare un qualcosa in più alla squadra, deve essere più determinante. Siamo come lo scorso anno: poco gioco, poche idee e tanti pareggi. Bisogna sfruttare al meglio le caratteristiche di Dzeko”
ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio):“Nella Roma c’è qualcosa che non quadra. Su Dzeko dico: è lui che non si fa capire tatticamente o gli altri non lo servono bene? Ha fatto solo un gol e la proiezione lo porterebbe ampiamente sotto la doppia cifra. Nelle prossime tre partite la Roma deve fare nove punti altrimenti sarà durissima”
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