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‘RADIO PENSIERI’, ZAMPA: “La nuova Roma mi dà fiducia”

Redazione

 

CARLO ZAMPA:"Questo è il primo scontro importante e la Roma lo affronta con coraggio ed entusiasmo. Siamo pronti anche se la Fiorentina è molto organizzata e forte. Ma la nuova Roma mi dà fiducia"

MAURIZIO CATALANI:“Se Dzeko non gioca secondo me non significa niente, non è una sentenza; se sta in panchina è perché giocano la partita con la Fiorentina e Spalletti se l’è studiata bene… Pallotta ha fatto un giro istituzionale, aveva già un percorso pre stabilito”.

ALESSANDRO ANGELONI:“Spalletti ragiona in maniera elastica sulla sua Roma, è un allenatore che si è evoluto rispetto a 10 anni… C’è una sfida tra due allenatori secondo me entrambi molto bravi… Spalletti ha cambiato pensiero, dopo l’esperienza all’estero è arrivato alla conclusione che deve dominare l’ambiente, non lo deve subire, e da questo ne ha fatto il suo punto di forza. Si è evoluto molto, anche tatticamente. Ha cambiato idea anche su Dzeko, probabilmente gli ha chiesto delle cose che non ha fatto, forse si aspettava altro dal giocatore, ma lui all’inizio ci credeva molto; questo non vuol dire che all’inizio Spalletti ti ha detto una bugia, semplicemente si è ricreduto”.

UGO TRANI:“La Roma vuole Totti come dirigente, Spalletti ha parlato chiaramente; ad Empoli lo poteva mettere, ma per rispetto non l’ha fatto. Se Dzeko va in panchina, vuol dire che il centravanti di Spalletti è un altro. El Shaarawy se viaggia come faceva prima di andare al Milan è un gran giocatore. Nei singoli, contro la Fiorentina,i giallorossi sono molto più forti. Se la Roma giocasse 4-2-3-1 uscirebbe Pjanic perché è stato male e ci sarebbe Perotti…”.

LUCA VALDISERRI:“Spalletti è molto diretto, se qualcuno vuole andare via lui di certo non lo trattiene. Sul ritratto che Spalletti fa di Dzeko non sembrerebbe che il bosniaco sia il centravanti adatto al suo gioco. Dzeko è un calciatore che ha vinto la Bundesliga e la Premier League, il ritratto di ieri mi sembra riduttivo rispetto al bosniaco. Ma Spalletti fa una telecronaca e racconta quello che fa Dzeko, dalle parole di ieri mi sembra che per lui oggi sia una specie di arma tattica da mettere solo in certe partite e nel finale di gara con le squadre stanche, quando non si può costruire gioco. Ma un Mancini tra Dzeko e Icardi, prenderebbe il giallorosso”

MASSIMILIANO MAGNI:“L’appoggio di Renzi e delle cariche istituzionali sono un passo avanti nella questione stadio. È importante che Pallotta sia andato a Trigoria, anche solo per fare foto e due chiacchiere. Anche per i giocatori è importante, perché vuol dire che il loro presidente ‘ti fila’. Il presidente ha fatto una visita veloce questa volta, ma è anche vero che è molto impegnato e di questo ne siamo concenti. Striscioni? Io vorrei sapere però chi ho davanti, per parlarci e confrontarci”

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