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‘RADIO PENSIERI’, PIACENTINI: “Meglio un pareggio a Manchester e una vittoria a Torino” SAVELLI: “Totti schierato fin troppo, domani è in dubbio” DE SANTIS: “Temo la nostra fascia sinistra”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

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GIANLUCA PIACENTINI(Tele Radio Stereo) "Se potessi scegliere preferirei vincere a Torino e pareggiare a Manchester. Sarebbe un impatto importante per il campionato vincere in trasferta contro la Juve. Il mio ragionamento si basa più sul punto di vista psicologico. Forse sarebbe anche troppo per l’ambiente battere la Juventus. Domani un pareggio potrebbe tenere a distanza il Manchester, poi ci sarebbe il ritorno nella capitale ed i scontri con il Bayern. La Roma deve puntare più sul campionato che sulla Champions. E’ chiaro che ha più possibilità di vincere lo scudetto che in campo europeo".

IACOPO SAVELLI(Rete Sport) "Non credo Iturbe partirà dall’inizio. Dobbiamo tenere conto che in cinque giorni la Roma ha due partite decisive. Per i giallorossi vanno bene due risultati su tre, visto che il pareggio sarebbe buono in entrambe le occasioni. Secondo me per quanto riguarda il turnover Totti è stato schierato fin troppo a lungo. Verrà risparmiato in una delle due partite, forse partirà dalla panchina con la Juve. Il dubbio è capire solo se lui giocherà o no, il resto è abbastanza sicuro. A sinistra giocherà Cole, lo testimonia il fatto che andrà in conferenza stampa. Con Gervinho lì davanti la Roma può fare molto male al Manchester. I giallorossi non hanno nulla da perdere, avendo già vinto la prima mentre loro sono ancora a zero punti".

MATTEO DE SANTIS  (Tele Radio Stereo)  “Qui a Manchester i giornali locali parlano sempre dello United. Oggi fa più notizia parlare dei problemi all’interno dello spogliatoio di Van Gaal. Per il City questo è un vero e proprio spareggio. Se non dovesse vincere domani sarà difficile per loro. I citizens hanno trovato una dimensione in Inghilterra ma in Europa ancora fanno molta fatica. Sicuramente lo sceicco pretenderà dei risultati anche da questo punto di vista, la vittoria della Premier League evidentemente comincia ad essere stretta. Loro sono una squadra molto inglese rispetto alle altre, soprattutto nei ritmi. Cercheranno di dare fastidio all’impostazione di Keita con un pressing importante. Ho un po’ di timore per la fascia sinistra della Roma dove potrebbe giocare Torosidis adattato oppure il greco Holebas. Per loro a destra giocheranno Zabaleta e Jesus Navas, due giocatori molto veloci e insidiosi”.

FRANCESCO  BALZANI (centro Suono Sport)"La Roma passa da una sfilata di periferia a una serata d'alta moda, ma sbaglia chi dice che finora sono state sfide semplici: il 5-1 sul Cska ha fatto il giro d'Europa e non mi pare che Cagliari o Empoli abbiano perso con Milan e Inter. Il fomento, la grande voglia di giocare partite così devono e possono sopperire la stanchezza. La Roma domani andrà a Manchester da sfavorita, ma non da battuta in partenza. Il rispetto del City deve essere già motivo di vanto per un club al suo primo anno di Champions dopo tanti anni"

MAURIZIO CATALANI (ReteSport): "Quest'anno vedo la Juventus quasi più forte dell'anno scorso. L'ho vista contro l'Atalanta: dà un'impressione di potere chiudere la partita con una tale semplicità che noi non abbiamo. Una semplicità nel vincerla snervante per un tifoso della Roma. In un campionato così è difficile vedere dove la Juventus perderà punti. È vero che ci sono campi insidiosi e che prima o poi anche Roma e Juventus tireranno in una partita i remi in barca. Può accadere con qualsiasi squadra, che ti che faccia due gol. Può succedere a tutti: che succeda alla Roma mi sembra difficile, alla Juventus mi sembra difficilissimo".

DARIO BERSANI (Teleradiostereo): “Un match che sarà la chiave di volta del cammino in Champions contro una squadra che ti sta dietro e dietro deve rimanere. Una partita del genere può metterti in tensione, l’essenziale è che mister e gruppo sappiano gestirla nel migliore dei modi. Ti misuri con il top a livello internazionale”.

ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “Il City sta in grande forma, ha dovuto ridurre la rosa per fair play finanziario. Una squadra che ha personalità, ha carattere, molto forte. Tutta gente di grande esperienza. Una gara molto difficile anche se la lettura potrebbe essere diversa perché il City è costretto a vincere. Ricordiamo che ha perso solo per un jolly di Boateng contro il Bayern Monaco. Lascerà un po’ di spazi dove Gervinho potrà buttarsi. Florenzi si è ritagliato un ruolo determinante a partita in corso”

RICCARDO “GALOPEIRA” ANGELINI (Tele Radio Stereo): “Contro il Verona Destro ci ha messo del suo per dare voce a chi ha dei dubbi sul fatto che sia lui il bomber dei sogni di questa Roma, ma poi fa quel gol… Io però non capisco quella gente che gode nel vederlo sbagliare per il gusto di poter dire: ”Visto? Te l’avevo detto che non è bono”. Ai tifosi chiedo pazienza. La Roma non può sempre vincere le partite nei primi venti minuti”.

NANDO ORSI (Radio Radio): “Grande squadra il City ma di individualisti, dietro hanno fatto cose inguardabili nell’ultima partita. La Roma deve essere attenta a non scoprirsi ma se riparte bene avrà delle possibilità. Spero solo che l’assenza di De Rossi non si faccia sentire, in queste partite lui ha uno spessore diverso”

XAVIER JACOBELLI (Radio Radio): “La Roma è ormai abituata a fronteggiare le partite senza l’alibi delle assenze. E’ una Roma che sta bene. A Florenzi manca solo il ruolo del portiere, è un giocatore universale che farà bene non solo alla Roma ma anche alla Nazionale di Conte”

DAVID ROSSI (Roma Radio):"Il segreto della Roma è pensare una partita per volta. Domani giochiamo con due risultati su tre. Yanga mbiwa bel giocatore, mi ha sorpreso e ha avuto un impatto straordinario. Keita sembra che sono 10 anni che gioca nella Roma"

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “La Juve e la Roma mi sembrano squadre pronte ad entrare nell’elite dell’Europa. Keita? Un mostro vero. Contro il Verona ci siamo resi conto tutti, hanno dovuto accettarlo anche Pruzzo e Focolari: senza Gervinho è un’altra Roma. Con lui in campo è cambiata la partita, alla fine addirittura la partita l’ha stravinta. Appena è entrato Gervinho, la Roma ha cominciato ad essere tambureggiante”

ROBERTO RENGA (Radio Radio):Voglio fare i complimenti a Garcia, che sapeva che Keita era ancora un giocatore vero. Garcia in queste cose mi sembra un fenomeno, in due anni ha fatto un errore solo, quello di Bastos. Gervinho contro il Verona è stato devastante, ma dopo il gol di Florenzi. Quello bravo è Garcia che sa fare i cambi giusti”.