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Lazio-Roma 3-2 ‘RADIO PENSIERI’: “Ma i dirigenti quando si dimettono?”, “Le scuse di Zeman sono ridicole”

(redazione ForzaRoma.info) Oggi è un giorno duro, anzi durissimo. I tifosi non hanno nemmeno voglia di accendere la radio, e allora lo facciamo noi per loro.

Redazione

(redazione ForzaRoma.info)Oggi è un giorno duro, anzi durissimo. I tifosi non hanno nemmeno voglia di accendere la radio, e allora lo facciamo noi per loro. Il giro d’orizzonte delle trasmissioni parte da Elle Radio quando alle ore 8 comincia “Il mio canto libero”. Sandro Nini dice “Ora basta, la società deve parlare, ci deve spiegare cosa sta succedendo. Baldini, falla finita di parlare in questo modo. Devi essere più chiaro, devi dare spiegazioni alla tifoseria che viene troppe volte presa in giro dall’atteggiamento dei giocatori. De Rossi? Ha sbagliato, è vero, soprattutto perché ha messo in difficoltà tutta la squadra. Ma anche l’allenatore…Voluto da una parte della tifoseria, solo da una parte, sta rendendoci ridicoli davanti a tutti. Come al solito ne escono bene solo e soltanto i tifosi”.

Alle ore 9 si parla di Roma su Radio Radio. Il direttore, Ilario Di Giovambattista dice: "Piuttosto che arrampicarsi sugli specchi, Baldini e Zeman farebbero meglio a stare zitti. Questo è il modo migliore per proseguire la discesa, anziché intraprendere la risalita. Sentendo parlare Zeman fatico a riconoscerlo. Anche dopo il gol di Lamela non ho mai avuto dubbi sul fatto chela Lazio avrebbe pareggiato. Da una parte vedevo una squadra, dall'altra un tentativo di squadra. 1,2 punti a partita equivale ad un abbondante salvezza. Con questa mediala Roma può arrivare attorno ai 48/49 punti, che non ti portano da nessuna parte. Altro che terzo posto...L'obiettivo, evidentemente, è crescere senza darsi un preciso traguardo di classifica".

Tocca a Roberto Pruzzo: "Non riesco ad individuare le colpe di Zeman. Se De Rossi commette una sciocchezza e lascia la squadra in dieci, se Piris regala un assist a Mauri, che colpe può avere l'allenatore? Se i singoli giocatori peggiorano la situazione globale della squadra, diventa difficile uscirne fuori. Gli errori individuali, ieri, sono stati superiori a quelli tecnici e tattici dell'allenatore, fermo restando chela Lazio ha giocato meglio".

"Alcuni allenatori se la prendono sempre con diluvi e pozzanghere, e mai con sé stessi. - dice Franco Melli - Guardo Montella, uno dei tanti esuli romani e non capisco il perché. Quando fanno la scelta di mandarsi via questi che hanno mandato via tutta questa gente? Hanno mandato via Montella, Stramaccioni, Pradé...Il derby l'ha regalatola Roma, con degli errori che non si fanno neanche in parrocchia. E' inutile che noi conserviamo l'immunità per chi comanda, Baldini e Sabatini, i principali responsabili di questa situazione. Prima hanno preso Luigino, poi Zeman. Servivano altri giocatori, soprattutto in difesa. Così non si va da nessuna parte. Dopo aver mandato via tante persone che stanno facendo la persona di altre squadre, è ora che questi dirigenti si mandino via da soli".

"Goicoechea e Piris sono lo specchio della Roma e di Zeman. - dice Furio Focolari - La Roma ha giocato otto minuti, la pioggia è arrivata dopo quindici ela Lazioaveva già in mano la partita. Il problema di Zeman è che ormai porta avanti questo ritornello. E' la quarta partita che perde per 3-2, ma ogni volta lui trova scuse. Sfortuna? Quale sfortuna?La Lazioha giocato meglio, è stata più squadra. Hernanes è stato dirompente, ma chi lo marcava? Sono d'accordo sull'incapacità dei dirigenti nel trovare giocatori giusti, ma vorrei parlare del tattico Zeman, di cui molti sono innamorati. Ad inizio stagione ero l'unico a dire che sarebbe stato il punto debole della Roma, ma venivo spernacchiato".

E' il turno di Tony Damascelli: "La Laziogioca un calcio semplice, gioca sapendo quel che può fare ed è conscia dei propri limiti. In pochi mesi Petkovic è riuscito a fare quel che Zeman non riesce a fare da anni. Ieri abbiamo visto due comportamenti diversi delle due squadre e dei due tecnici. Petkovic è subito entrato il clima derby, Zeman ne è rimasto fuori. La leggenda del boemo non so dove sia. Mi sembra che il derby lo soffrano piùla Romae i romanisti. Mi aspetterei ogni tanto un mea culpa da Zeman, invece la colpa è sempre dell'arbitro, dell'errore individuale, della sfortuna. I suoi errori sono sotto gli occhi di tutti. De Rossi? E' il comportamento in alcune partite a distinguere un campione da un buon giocatore. Siamo alla nona espulsione, ammetto di essermi sbagliato: Daniele De Rossi è un buon giocatore e non un campione".

Ecco Roberto Renga: "Voglio difendere De Rossi. Lui ha dei precedenti, ma non così tanti. Si trova alla sua età, con il suo passato e il suo prestigio, in una situazione nella quale è costantemente sotto esame. Può capitare che saltino i nervi. Il gesto, seppur sbagliato, dimostra che il giocatore ha carattere. Zeman ha una grande responsabilità, che pur di tornare a Roma ha accettato tutto, campagna acquisti e scelte societarie. Certo, non posso prendermela con lui per l'errore di Goicoechea. Ci stanno gli errori dei singoli. Ma se la difesa prende tanti gol, si tratta anche di movimenti non studiati.La Romain difesa non ha preso grandi giocatori, in undici partite ha fatto 14 punti, lo scorso anno ne aveva17. L'andamento è costante. E' sempre colpa degli allenatori? La campagna acquisti è stata fatta male l'anno scorso, e non è stata aggiustata quest'anno".

Alle ore 10 su Centro Suono Sport comincia Te la do io Tokyo. Mario Corsi dice " Sono passati due anni dalla joint venture Unicredit-americani, due anni di disgrazie calcistiche. L’hanno fatti passare da quelli che hanno salvatola Roma. Lapresunzione di queste persone è arrivata al culmine, l’anno scorso è stato preso un allenatore stralunato. Nessun osservatore neutro ha capito cosa ha fatto Sabatini in campagna acquisti, da quando c’è questa dirigenza ci sono degli striscioni alla Lotito fuori Trigoria, la romanità non si sente più. Questa società ci prenderà in giro per anni e nessuno dice nulla. C’è un silenzio totale sulla Roma. Sbagli a raffica di questa dirigenza su questi giocatori, sulle plusvalenze incredibili, sui giocatori che si regalano. Questi ci odiano, hanno voluto abbattere le vecchie bandiere, non c’è anima in questa squadra. Piris ha fatto una cosa che non si può guardare, è uno sbaglio di uno che non sa dove sta, di uno che ha paura, altri giocatori non hanno capito l’importanza della maglia della Roma, chi glielo fa capire? Baldini, Fenucci? Stiamo diventando quello che vogliono loro, un tifo british. E’ una squadra senza identità, che non ha palle, coraggio e cuore. La cosa che mi dispiace è che bisogna condannare De Rossi, che ha fatto un gesto folle ma ho preso le parti a Totti con Balotelli e altre cose. La cosa che non capisco sono le scuse al giocatore della Lazio, le scuse si fanno ai tifosi della Roma. E’ vero che Zeman è colpevole, anche lui ha delle colpe in queste disfatte, in tutte le situazioni del mondo uno si assume le responsabilità anche se non è colpa tua, ma sela Romaieri ha perso per colpa di Zeman non ci posso credere. C’è qualcosa che non quadra anche negli spogliato.

" E’ stata una giornataccia ma è una giornata che viene da lontana, i nodi vengono al pettine da parte di una società fatiscente e inquietante. - dice Bruno Ripepi -  Non è possibile andare avanti così, il maggior responsabile è Unicredit, spero che esca presto da questo impasse, è mortificante portare avanti una gestione del genere, due anni di cazzate, di errori. Piris, non esisteva un terzino in tutto il mercato europeo? Perché Montella non è stato preso? Dovete dare spiegazioni ai tifosi della Roma del perché state reiterando un reato, perché non dite la verità alla gente. Se c’è una giornata che salvo totalmente il mister è quella di ieri. Gli avete dato pizza e fichi e non gli hanno preso esterni a un allenatore che voi non volevate, lo avete preso per accontentare la piazza, Zeman è il meno responsabile di quello che sta accadendo, deve fare virtù con quello che ha e quello che ha è poco. State facendo il macello della Roma, la state facendo scomparire! Unicredit ti devi fare da parte, finiscila con questa storia degli americani, finitela di prenderci in giro.

Tocca a Jonathan Calò "Ci sono giocatori assolutamente inadeguati, inizio da De Rossi. Ho troppo stima di questo ragazzo, avrà giocato un sacco di derby, mi viene da pensare che un gesto del genere può succedere a tutti ma sbagliare è umano, perseverare è diabolico. E’ stato un gesto sconsiderato. Se la Roma ha speso 110 mln per prendere Bradley e Piris, è l’accusa peggiore che potete fare! Questa squadra non va bene sempre, ci sono giocatori che sono dei valori, come Totti, Osvaldo e Lamela, altri sono modesti. Bisognava finire in Paraguay per prendere un terzino destro? La storia del mister con i fari mi sembra quella del laser con Muslera, non ci facciamo prendere per i fondelli. Questa squadra ha una differenza reti agghiacciante: che c’è qualcosa che non va lo capiamo, non c’è nessuno che parla di dimissioni, che dice ho sbagliato.

Su Teleradio Stereo si parla del derby. Il pensiero di Davide Rossi: "Oggi è un giorno zero. Sono finiti i bonus, è finita la pazienza. Il problema non è il derby, ma comela Romasi presenta in campo e ciò che esprime.La Romaè una bella donna, ma non la acconciano, non la sanno truccare, non la rendono presentabile. Non credo sia colpa di Zeman, ma di chi lo ha preso. Lui non è solo 4-3-3, ma una filosofia di lavoro che non è più attuabile nel nostro calcio. Ci sono dei valori assoluti, ma vanno gestiti. Il calcio non è per gli intellettuali. Iniziamo a fare cose normali da subito, le fenomenate non passano più. Mi dispiace per Sabatini che ha comprato dei giocatori fortissimi che farebbero la fortuna di qualsiasi squadra. Ma con questo comportamento, con questo lassismo si sta bruciando quello che di buono si è fatto. I dirigenti stanno sconfessando il loro stesso lavoro. Basta con la filosofia, a pallone non si gioca col bignami in mano, ma con i piedi".

Tocca a Dario Bersani: "L'ennesimo pomeriggio amaro, amarissimo. Il terzo derby perso di fila. A novembre i nodi già vengono al pettine, ieri s'è vista ancora una volta la gravità di una situazione che solo i diretti protagonisti tentano di nascondere. La marcia della Roma è imbarazzante, ha perso cinque partite su undici, ha preso 23 gol. Questa è un'armata brancaleone. Ieri la sconfitta non è per Zeman. Quel che ha fatto De Rossi è inqualificabile e ingiustificabile. Che Goicoechea non fosse un fenomeno potevamo intuirlo, ma il gesto di De Rossi ha scavato una fossa. Le responsabilità di ieri vanno addossate ai calciatori. Se poi valutiamo il periodo, da quando sono arrivati questi dirigenti, direi che è lecito parlare di disastro".

Ecco Galopeira: "Il mio malcontento deriva soprattutto dalla partita di ieri. Questa è l'unica società che ha un presidente che non fa il presidente, che ha un direttore generale che non fa il direttore generale. Il derby resta l'unica ancora di passione, non abbiamo altro a cui attaccarci. Nella Roma non c'è mai una soluzione, si verificano sempre e puntualmente le stesse cose. Un anno fa, di questi tempi, facevamo gli stessi discorsi. Non so di che morte dobbiamo morire. Con questa dirigenza, io dico di prepararci al peggio. Questa situazione deve cambiare, si sta perdendo la passione, i tifosi si stanno allontanando. Io mi sento ferito".