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Juventus-Roma 4-1, ‘RADIO PENSIERI’: “E’ il fallimento di una dirigenza che da due anni prende in giro la gente”, “Zeman è l’ultimo dei problemi”

(redazione ForzaRoma.info) Passate poco più di 24 ore dalla disfatta di Torino, accendiamo le radio locali per il nostro solito giro d’orizzonte per ascoltare gli opinionisti delle trasmissioni che parlano di Roma.

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(redazione ForzaRoma.info) Passate poco più di 24 ore dalla disfatta di Torino, accendiamo le radio locali per il nostro solito giro d’orizzonte per ascoltare gli opinionisti delle trasmissioni che parlano di Roma.Alle ore 9 nella trasmissione sportiva del mattino su Radio Radio prende la parola Tony Damascelli: "Per Zeman è troppo comodo dire che la squadra non ha imparato la lezione. Forse la lezione è sbagliata e per me è così. Penso che la recita sia finita e conclusa, se qualcuno vuol credere ancora alla recita faccia pure. Ma tale resta. E' una Roma presuntuosa, non la squadra. Ha creduto di risolvere i problemi con dei cognomi, ma i cognomi non bastano. C'è un parallelo tra Juve e Roma. Pensate alla Juve del dopo tsunami di Calciopoli, arrivarono dei dirigenti che spazzarono via il passato, vivendo di rendita grazie ai grandi giocatori rimasti. E questo fala Roma oggi. La dirigenza pensa di insegnare come si debba gestire una società, senza alcun rispetto del passato. Non solo rispetto delle persone, ma anche della storia. Ha illuso il popolo e i risultati non arrivano. Manca un capo, una persona che si assuma le responsabilità".

Ecco Franco Melli: "Così come non approvavo il fanatismo e la religione che si era scatenata attorno a Zeman che secondo molti osservatori e giornalisti doveva essere il risolutore di tutti i mali, non m'interessa ora dargli la croce addosso. Resta solo la foto gigante del fallimento di una dirigenza che da due anni prende in giro la gente e spende soldi per questo schifo. Per fare delle partite che non si iniziano nemmeno, e sono perse ancor prima di cominciare.La Romaè stata trasportata nel peggior periodo della sua storia, e c'è ancora chi ha il coraggio di dire che siamo passati in mano agli americani e che ci sono grandi dirigenti come Baldini e Sabatini, mentre prima coi Sensi c'erano dilettantismo e debiti, dimenticando che in dieci annila Romaha spesso lottato per lo scudetto, uno l'ha vinto, ha raccolto onori in Europa vincendo Coppe Italia e Supercoppe. Come hanno ancora il coraggio di parlare queste persone? Stiamo assistendo allo sfacelo della Roma".

"Dà fastidio questa incapacità di approcciarsi alle partite – dice Roberto Pruzzo - Perdere ci sta, ma così senza determinazione, senza giocare, senza voglia di indossare quella maglia è molto fastidioso. Scoccia anche a me che sono stato un calciatore della Roma. Mi dà noia vedere questa squadra umiliata nelle ultime due partite a Torino. Le responsabilità sono di tutti. Come se ne esce? E' una domanda alla quale non saprei dare una risposta in questo momento..."

“Di Zeman ho parlato chiaramente in estate, basta andare a leggere la sua carriera negli ultimi dieci anni. E' stato accolto come fosse Mourinho. - Furio Focolari -  E' bastato un anno a Pescara in Serie B, dove lui ha trovato dei campioni per la categoria come Insigne, Verratti, Immobile e Sansovini. Tutti si sono fatti influenzare, io no. Ve l'ho detto un mese e mezzo fa. Considerola Romauna buona squadra, ma il problema è nel manico. Dietro la scelta di prendere un giocatore come Tachtsidis c'è tuttala Romadi oggi. Ieri sera ho visto giocare Pizarro, che è stato pagato per andare via! Vi rendete conto di questo o no?"

Alle ore 10 su Centro Suono Sport inizia Te la do io Tokyo. Ecco l’intro di Mario Corsi: “Una delle partite più vergognose della storia della Roma. Noi abbiamo una squadra ridicola, i motivi sono tanti, c’è una grande partecipazione della stampa che ha permesso di anestetizzare tutta la critica, abbiamo provato a fare un po’ di critica a questa società, cose che ora scrivono un po’ tutti. Possibile che nessuno capisca che la Roma sia nata con qualcosa di non chiaro? Abbiamo solo consulenti esterni, Baldini e Sabatini, Baldini il mercato non lo sa fare. Chi è che mette animo? Chi mette la verve in questa squadra? Il ds deve dare animo ai ragazzi, si deve incazzare. Undici gol in 3 partite conla Juve senza colpo ferire, baci e abbracci: questa è una squadra che è più allo sbando di quello che sembra. Zeman non riesce a fare quello che vorrebbe fare, nessuno si inserisce negli spazi, sono tutti fermi, è una squadra di quasi tutte seghe. Anche Zeman c’entra, il problema è che qua non si vede il gioco di Zeman, qua prendiamo le sveglie senza colpo ferire. Il ds ha comprato 90 punte e manco un terzino quando hai Zeman allenatore, con lui gli esterni sono importantissimi. Io fossi Taddei denuncereila Roma, non può fare quel lavoro, se è vero che è andato da Carrera a fare i complimenti, è stato onesto quando lo ricattavano ai tempi della Juve, vorrei che nessuno lo fischiasse, ma è troppo buono per giocare a Torino. Non c’è nessuno che ha le palle per risorgere. Quando i giocatori non danno più retta a quella che è l’istituzione, la barca va a fondo. Zeman che è colpevole anche lui se la Roma sta cosi, ma qualcosa di strano c’è che nessuno si butta negli spazi. Dicono delle caratteristiche, ma non diciamo cazzate. Abbiamo un centrocampo che impalpabile è dire poco, Florenzi è migliore in campo. E’ stato negato l’accesso a chi voleva comprarela Roma e l’avrebbe rivoltata come un pedalino per quanto riguarda i giocatori. De Rossi lo vedo assolutamente sfiduciato ma non per Zeman ma dalla società”.

Tocca a Bruno Ripepi “Vorrei parlare delle emozioni che non abbiamo più da due anni, sabato sera in tribuna chi c’erano? C’erano due dipendenti, cosa può dire Pallotta? Cosa ne sa Pallotta di calcio? Chi non è stato in grado di fare il proprio lavoro, con molta dignità si dovrebbe dimettere. State facendo tutto questo per un puro sentimento di business e affari. Mi auguro che il Maestro riesca a venire fuori da questa matassaccia”

Alle ore 10 su Teleradiostereo si parla di Juve-Roma. "Sono stanco di dover dire sempre le stesse cose.  – dice David Rossi - Questa cosa è realmente insopportabile. Credo che sia arrivato il momento di mettere un punto e dare delle risposte. Basta con la poesia e la dialettica da settecento francese. Siamo tolleranti e pazienti, ma non coglioni. Sabato mattina avevo detto di non avere grandi aspettative, ma vedere la mia Roma vilipesa e maltrattata in questo modo non è più possibile. Quindi non era Luis Enrique il problema? E neanche Piris? Se i giocatori invece di fare i fenomeni e i simpaticoni, pensassero anche a giocare a pallone, sarebbe meglio. Siamo stati qui a parlare della Juve, delle polemiche con Zeman, ma in campo scende la squadra che dovrebbe mostrare un minimo di amor proprio. Anche il più cretino dei tifosi della Roma aveva capito che non si poteva giocare con un terzino paraguaiano che faceva la riserva in Brasile. Dopo cinque partite ci si rende conto di aver sopravvalutato Piris? E che Tachtsidis non può giocare titolare in Serie A? D'ora in poi basta con la poesia e la fuffa. La società va a due velocità, fa cose buone sul fronte imprenditoriale e fa schifo sul fronte sportivo. Chiunque s'avvicina a Trigoria si rincoglionisce, non c'è una spiegazione logica".

Parola a Dario Bersani "Queste sono le giornate del tutti contro tutti. Ne abbiamo vissute troppe nell'ultimo periodo. Sembra chela Romaabbia imboccato un tunnel senza fine. La mortificante serata di sabato viene dopo tutta una serie di umiliazioni. Il bilancio di questo primo mese di campionato è fallimentare,la Romaha vinto solo una partita, ma va giudicata l'intera esperienza di questo nuovo corso in cui non funziona nulla. Il proprietario e i suoi collaboratori più diretti debbono sentirsi in discussione. Dopo un anno abbondante, chi non si rende conto del livello di sfacelo al quale siamo arrivati e si ostina a fiancheggiare e coprire l'operato di questa società, lo ritengo quantomeno complice. Anche i giocatori e gli allenatori hanno le loro responsabilità.La Romasta lentamente naufragando e continua a coprirsi di ridicolo in partite attesissime dai tifosi. Dallo stadio abbiamo provato un senso di smarrimento, vuoto e grande delusione.La Romasenza i tre punti a tavolino di Cagliari sarebbe sotto al Pescara".

Ai microfoni di Tele Radio Stereo parla anche Ubaldo Righetti, ex difensore giallorosso. "La situazione è proeccupante, se torniamo indietro di qualche mese e leggiamo le dichiarazioni di Zeman nel pre-campionato, notiamo che lui non è mai stato soddisfatto. Noi ci siamo esaltati di fronte alle imprese di qualche singolo giocatore e a qualche risultato piacevole, ma le dichiarazioni dell'allenatore sono state sempre molto chiare. Non è una squadra che ragiona. Ho seguito il Pescara, conosco il percorso di Zeman. Non c'è niente, ed è preoccupante. L'impronta deve darla il tecnico che lavora continuamente sui giocatori. Roma è una piazza importante, lui aveva voglia di tornare, i tifosi lo volevano, ma non so se sia soddisfatto appieno delle caratteristiche dei suoi giocatori. Non c'entra l'aspetto atletico. La Roma non è ordinata, è scomposta in campo, corre a vuoto e le energie finiscono prima. Palese è stata la partita con la Juve. La stessa Fiorentina mette pressione sull'avversario, sul portatore palla, non va in maniera leggera. La linea difensiva della Roma è stata passiva".

Su Rete Sport in studio c’è Ugo Trani “Lo scorso anno è stato un fallimento senza precedenti, tifosi e giornalisti sono stati teneri cercando di trovare attenuanti come il cambio generale nella dirigenza e nei giocatori. In questa stagione la situazione è diversa: Sabatini fa spesso autocritica, parlando di giocatori presi e sopravvalutati a livello tecnico e caratteriale; Baldini fa capire sempre più di volersene andare e qualcuno prima o poi gli aprirà le porte di Trigoria; a livello societario ci sono due filoni, uno americano e uno della banca, qualcosa che non aiuta a trovare un giusto equilibrio ambientale. [10.50.38] Mirko Porcari: "Zeman è l'ultimo dei problemi, la società a differenza di Luis Enrique, ha già iniziato a tenerlo sotto esame, senza aspettare"

Poi Luca Valdiserri:“Il rischio è che la Roma si ritrovi in una situazione di classifica per cui non è stata costruita: si parlava di scudetto ed invece si è in una posizione inaspettata. Zeman? Adesso farà delle scelte che potrebbero portare all’esclusione di alcuni giocatori importanti, non si può più andare avanti con l’equivoco e la frase fatta “non ci sono calciatori adatti al calcio zemaniano”, ora tutto passa al tecnico ed alle sue decisioni. De Rossi? Si parla di lui e del suo gioco ma nessuno si chiede il come De Rossi scende in campo: altri si sarebbero chiamati fuori, è palesemente fuori forma e, se io fossi qualcuno vicino a lui, magari un suo amico, gli direi “ma chi te lo fa fare di giocare in queste condizioni, così ti esponi a brutte figure e critiche”.

Daniele Lo Monaco "Nei primi 10' la Roma dava la sensazione di poter fare una grande partita, poi al primo contropiede della Juventus è finita la gara. Cambiare i dirigenti? Non è questa la soluzione. Credo che siano ottimi professionisti che probabilmente sbagliano: per cui parliamo dell'errore, ma non di cacciarli via con ignominia. Penso si stiano commettendo degli errori ma che ci sia ancora il tempo per correggerli. Vorrei ricordare che la prima scelta della Roma era Guardiola e sfido chiunque a ritenere che si trattasse di una scelta sbagliata".

Il pomeriggio su Radio Manà Manà Sport L'incipit di Max Leggeri è "La maglia della Roma pesa, chi non è degno di indossarla se ne vada altrove. Giocatori, non avete dimostrato un briciolo di orgoglio. Non esistono uomini che vincono o perdono, ma uomini che combattono o non combattono. Ci hanno massacrato dal primo all'ultimo secondo, è stato un tiro a segno continuo, lo dico con la morte nel cuore, ci hanno mortificato fino all'ultimo momento perché poi si sono fermati. Vi mancavano le motivazioni l'altra sera? Dopo che per un'intera settimana a Torino hanno preparato un clima infuocato? Dovete andare a nascondervi, il pallone lo dovevate azzannare. Nessuna delle componenti è esente da colpe, ma Zeman l'aveva preparata rispondendo all'attesa. Devo rendere onore a Vucinic, che ho sempre criticato, ma è stato l'unico a difendere il nostro Florenzi".

Poi Guglielmo Timpano "Quello di Zeman è un gioco semplice, fatto di sovrapposizioni e molto veloce, difficile da fermare ma facile da apprendere, e invece, alla sesta giornata di campionato, lui ha detto che i giocatori non hanno ancora capito come farlo. Burdisso non è un difensore centrale che può giocare con Zeman, perché lui in quella situazione di gioco con Matri doveva attaccare il pallone e portarsi avanti, sembrava che l'avversario fosse da solo contro il portiere, ma esiste il fuorigioco, invece Burdisso lascia sempre il giocatore in linea e così va in porta. De Rossi? Il suo ruolo è quello di intermedio, dopo sei giornate devo dire che De Rossi non è un regista".