C’era una volta l’Udinese, una società che comprava giovani sconosciuti in tutto il mondo per farli crescere, e rivenderli a peso d’oro. C’era una volta l’Udinese, una squadra che, nonostante le cessioni eccellenti lottava per i vertici della classifica, e che qualche volta giocava i play off di Champions League, grazie ad allenatori come Zaccheroni, e un certo Luciano Spalletti.
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L’Avversario: l’Udinese di Colantuono
Non è più una delle squadre più sorprendenti della seconda fascia del campionato di serie A
Tutto questo non esiste più: l’Udinese di oggi è una squadra modestissima, che sta lottando per restare in Serie A. I motivi di questo tracollo sono figli di una decadenza societaria iniziata qualche anno fa: va bene acquistare società all’estero come, ma il presidente Pozzo doveva continuare ad investire dal punto di vista tecnico sulla squadra italiana. E’ anche vero che molti soldi sono stati investiti sullo stadio, la Dacia Arena, anche se i tifosi lo chiamano ancora Stadio Del Friuli, ma il tifoso vuole vedere giocatori che somiglino ad un Walem, o magari ad un Marcio Amoroso.
Gli unici elementi di spessore, per modo di dire, sono il portiere Karnezis, che quando è in giornata para l’impossibile, i difensori Hertaux e Domizi, (ex laziale e romanista). A centrocampo l’unico nome di “grido” è il centrocampista-randellatore Halfreddson, mentre in attacco ci sono le due punte, Zapata e l’idolo Di Natale. Quest’ultimo, però, è ormai giunto alla fine della sua fantastica carriera, e i suoi gol hanno nascosto tanti problemi che c’erano negli anni precedenti.
Tuttavia la Roma non deve affatto sottovalutare questo giocatore, che in passato ha segnato ai giallorossi, ma anche alla compagine friulana: questo perché gli avversari non vanno mai sottovalutati, e poi perché la Roma dovrà fare a meno di alcuni giocatori importanti.
L’unico vero valore aggiunto dell’Udinese è Stefano Colantuono, un tecnico molto bravo, e che fa il possibile per far si che questa squadra possa salvarsi, ma col materiale a disposizione può fare molto poco. E’ incredibile, infatti, che la società abbia minacciato di esonerarlo qualora non dovesse fare punti contro i giallorossi. Il tecnico di Nettuno, e tifoso romanista, cercherà di fare il possibile schierando la migliore formazione presumibilmente con un 4-3-3, con Karnezis in porta, e una difesa formata da Heratux a destra, con Danilo e Domizzi al centro, e Pasquale a sinistra.
Lodi sarà il regista di centrocampo, e dovrebbe essere affiancato dal sopra citato Halfreddson, e Kuzmanovic. Il trio d’attacco sarà formato dal già citato Zapata al centro, e le due ali Fernandes e Thereau. Si giocherà alle 15, un orario che ormai è diventato insolito per la formazione giallorossa: speriamo che la luce del giorno non diventi un problema per i giallorossi, che ormai sono abituati a giocare con la luce del sole. Scherzi a parte la Roma si comporti bene fino a come ha fatto finora, arbitraggi permettendo: purtroppo, dopo tante malefatte, è normale che un tifoso romanista tema sempre qualche “sceherzetto” arbitrale con la regia del cosi detto Palazzo dei Bottoni. A furia di vincere, infatti, la Roma potrebbe dare fastidio a qualcuno…
I PRECEDENTI ALLO STADIO DEL FRIULI, ORA DACIA ARENA
Lo scorso anno i giallorossi prevalsero per 0-1 con una rete regolarissima di Astori al 34’: il pallone colpito di testa dall’attuale giocatore della Fiorentina finì chiaramente di pochissimo al di là della linea di porta. Dato che in quel periodo la Roma stava contendendo lo scudetto alla Juventus, però, certe televisioni e certi commentatori cercarono di dimostrare il contrario. Fu la prima ed ultima vittoria dell’anno per i giallorossi che, prima di tornare a gioire, dovettero aspettare la Santa Pasqua, (1-0 al Napoli n.d.r.). L’ultima pareggio risale alla stagione 2012-2013. Finì 1-1 con reti di Lamela al 20’ e pareggio di Muriel al 62’. L’ultima vittoria dell’Udinese sul proprio stadio contro la Roma risale alla stagione 2011-2012: i friulani vinsero 2-0 con reti di Di Natale all’80, ed Isla all’89’.
Alberto Balestri
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