rassegna stampa

Under, tocca a te. “Tranquilla Roma, voleremo insieme”

Dopo il gol al Verona, gioca dal 1’ pure col Benevento. Un Paese tifa per lui, la Turkish pensa al main sponsor

Redazione

Ad appena 20 anni, Cengiz Under è il più giovane ambasciatore del mondo. Non è un mistero, infatti, che la Turchia in questo momento non goda in Europa occidentale di stampa eccellente. Per questo l’attaccante della Roma, fin dal giorno del suo sbarco in Italia, ha avuto contezza di essere davvero un testimonial del suo Paese all’estero, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". Non a caso, al momento del trasferimento, il presidente Erdogan gli telefonò per augurargli di rappresentare al meglio la Turchia.

Oggi, dopo il gol di Verona, le critiche e i cattivi pensieri paiono essere tutti evaporati. Senza contare che, proprio come in estate, la politica è tornata a farsi viva per fargli i complimenti. "Congratulazioni fratello, i nostri occhi si riempiono di meraviglia. Ora aspettiamo il resto", ha twittato il ministro dello Sport, Osman Askin Bak, che si è voluto congratulare con lui per la rete decisiva di Verona. Subito è arrivata la replica del giallorosso. "Grazie per il suo prezioso sostegno, Ministro". Avrebbe potuto aggiungere quello che aveva detto ai microfoni domenica: "E adesso non mi voglio fermare più". Ma ci sarà tempo per ribadirlo. Così come per la Turkish Airlines per decidersi a diventare main sponsor della Roma.

Chi spera davvero che Under si sia sbloccato è Di Francesco: "Per una punta la fiducia in se stessi è tutto. Guardate Cengiz. Dopo la rete di Verona, in questa settimana ha avuto grande capacità di segnare in allenamento. È stato impressionante". Con queste premesse, nessuna sorpresa che stasera «Gengo» sia sicuro titolare nel ruolo d’esterno destro d’attacco. L’unico che può ricoprire? Terim dalla Turchia fa sapere che potrebbe giocare anche mezzala, ma Di Francesco è scettico. "Se lo dice Terim… Io credo che in tutto quello che si fa bisogna lavorarci, altrimenti passi per essere quello un po’ più scemo degli altri. Under è un attaccante e non dobbiamo inventarci altro. È normale che, se dovessi rigiocare con il 4-2-3-1, non esistono più le mezzali ma due mediani. Magari c’è un trequartista. Il discorso di Under potrebbe essere più avvicinabile al giocatore dietro la punta, questo sì, ma non ha le caratteristiche fisiche e tattiche per fare la mezzala in questo momento".