In campo nella stessa squadra per la finale del Mondiale, domani Matuidi e Nzonzi si rivedranno con maglie diverse. Il duello non è il più elegante del mondo, ma che importa? Fanno la differenza con il fisico, con la corsa, con la capacità di dare sempre una mano a un compagno. Non per caso, si apprezzano: "Sono molto sorpreso da Nzonzi, è evidente che si è adattato in fretta al calcio italiano – ha detto Matuidi a novembre -. Non è così scontato, la Serie A è un campionato molto tattico". E ancora: "Sta andando molto bene con il suo club. Nzonzi è un grande giocatore e merita di essere in nazionale".
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Una sfida mondiale. Juve-Roma nobile: è Matuidi vs Nzonzi
Faccia a faccia i due francesi campioni in Russia. Tra fisico, grandi spese e momenti molto diversi
Matuidi ha già giocato 13 partite da titolare in campionato su 16, quattro su sei in Champions. Quando la Juve ha perso in casa con il Manchester United, è entrato (male) nel secondo tempo. Quando la Juve ha perso in Svizzera con lo Young Boys, è rimasto in panchina. Forse non è un caso. Normalmente però va diversamente: la Juve vince, Blaise gioca e qualche volta festeggia aprendo le braccia.
Nzonzi all'Allianz sarà ancora uno degli intoccabili della Roma, nel senso che negli ultimi tre mesi il gigante francese non ha mai staccato, neanche un attimo: sedici partite e sedici presenze. Nella Roma nessuno ha giocato così tanto come lui e se c’è un paradosso, è che Nzonzi era arrivato alla Roma per essere l’alternativa a Daniele De Rossi. Strada facendo, si è ritrovato a essere qualcosa in più. Questo sabato in compenso tornerà ai livelli (altissimi) di calcio affrontati in Russia: Juve-Roma sarà meno emozionante ma forse più difficile di Francia-Croazia. Nzonzi allo Stadium spera di creare i presupposti per un’altra festa.
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