Aleksandar Kolarov, è lui il vero creatore di gioco di Di Francesco. Né De Rossi, né Gonalons, che fin qui non s’è visto e proverà a farsi notare sabato a Genova. La fonte d’ispirazione è messa lì sulla fascia, solo apparentemente in disparte, con un piede abile e arruolabile per lanciare, tirare in porta, crossare, in definitiva toccare palloni. Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", 185 sono i palloni giocati da Kolarov in due partite, praticamente uno al minuto, un abisso in più rispetto ai compagni. Per intendersi: il secondo giallorosso ad aver toccato più palloni è Strootman con 122, un terzo in meno del serbo. Precisione e cifre mai banali, per un giocatore che – giusto per mantenere il ritmo – sabato ha segnato in nazionale alla Moldavia e ieri con un sinistro da urlo s’è ripetuto in Irlanda, firmando il gol vittoria.
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Un pallone al minuto: la Roma nasce da Kolarov
Il serbo è il vero creatore di gioco: 185 tocchi, un terzo in più dei compagni. E in nazionale ancora in gol
(D. Stoppini)
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