rassegna stampa

Tristezza Florenzi: “Roma nel tunnel. E non si vede una via d’uscita”

Pessima serata per il numero 24 giallorosso, tra rigore sbagliato e il lieve malore che ha colpito il papà Luigi

Redazione

Era iniziata con la contestazione al presidente Pallotta e al d.g. Baldissoni, con tanto di dollari con la faccia del numero uno giallorosso distribuiti all’ingresso dello stadio. È finita con i fischi ai giocatori e un coro: "Vi romperemo il c…", che ha riportato alla mente la sconfitta contro la Fiorentina dell’era Garcia, quando i giocatori andarono sotto la curva per chiarirsi – più o meno, con toni tutt’altro che concilianti – con i tifosi. Ieri sera no, la Sud ha chiamato la squadra, ma i giocatori, tranne Florenzi e Nainggolan che per un attimo ci hanno pensato, sono andati di corsa negli spogliatoi. "Anni fa – ha spiegato il capitano della partita contro la Sampdoria – ci hanno suggerito di non farlo, perché si sarebbero potuti creare momenti di tensione, ma noi ai nostri tifosi siamo legati: i fischi li meritiamo, la loro amarezza è anche la nostra".

Amarezza è forse riduttivo per descrivere lo stato d’animo dei romanisti. La Sud se l’è presa con proprietà e dirigenza (non Monchi, però, di Totti neanche a parlarne), ma pure nel resto dello stadio il clima era teso, tanto che ai palchetti della Monte Mario c’erano 8 tifosi con una maglietta: "Vendesi: giocatori a scelta". Un ambiente ormai di fuoco, con una squadra incapace di reagire: "In questo momento – ha detto ancora Florenzi -, siamo in un tunnel e non vediamo una luce, uno spiraglio".

Detto che per lo stesso Alessandro non è stata una serata facile, tra il rigore sbagliato e il lieve malore – per fortuna senza conseguenze – che ha colpito il papà Luigi al momento dell’errore dal dischetto, è impossibile non pensare che non doveva essere lui a calciare: "Era il secondo che tiravo in A, ho sbagliato, amen, ma non mi abbatterà, ho passato di peggio".

(C. Zucchelli)