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rassegna stampa

Totti, la Roma e i minuti inutili. Ora sogna un altro finale

Un anno fa contro l’Atalanta partì la rincorsa al rinnovo. Adesso sta pensando di chiudere la carriera a fine stagione, ma prima vuole lasciare il segno

Redazione

Un anno fa Francesco Totti cominciò la sua seconda vita da romanista con il gol del 3-3 all’Atalanta, Luciano Spalletti quel 17 aprile 2016 fece capire perché non avrebbe indossato a lungo il vestito Roma. Quella rete all’Atalanta aveva di fatto aperto la strada al rinnovo di contratto, santificato poi da altre e decisive prestazioni. Rieccoci qui, un anno dopo. La coppia non è scoppiata, è andata avanti (mal) sopportandosi ma in fondo mancano poco più di due mesi, poi sarà tana libera tutti. Addio Spalletti, che ha scelto di lasciare nonostante la corte della società.

Quello che farà Francesco Totti, invece, è stavolta molto più che un anno fa una questione indipendente dalla società. Dodici mesi fa, prima di quel bivio chiamato Atalanta, era la Roma stessa a spingere il capitano a lasciare. Adesso è Totti che sta maturando, settimana dopo settimana, la decisione di mollare. C’è ancora, nascosta laggiù, una piccola parte del cuore del capitano che vorrebbe continuare a giocare. Ma tutto il resto lo spinge a fermarsi. Compresa la famiglia, nello specifico la moglie Ilary, che allo stesso tempo resta il freno principale a un’esperienza all’estero, esperienza che – Stati Uniti e dintorni – per certi versi avrebbe incuriosito Totti. Il capitano non si sente una risorsa e il bicchiere dei dubbi diventa sempre più pieno. A meno che non sbuchi all’improvviso un’altra Atalanta, un altro gol e un finale diverso di un romanzo già scritto e non ancora pubblicato.

(D. Stoppini)