Forse alla quarta sconfitta in 5 gare si convincerà anche lui, Luciano Spalletti, che la stanchezza c’entra eccome in tutti questi scivoloni. E anche lo stesso a.d. Gandini si è detto sorpreso: "Disfattismo? Assolutamente no. Non lo vedo, né intorno alla squadra né al suo interno". Spalletti non la pensa così però. E pazienza se è arrivato il triplete al contrario, imbarcando sconfitte ovunque, tra campionato e coppe. Colpa di una rosa corta. O, almeno, di cui il tecnico non si fida fino in fondo. Anche se lo ha sempre negato, come scrive Pugliese su La Gazzetta dello Sport.
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Spalletti, un tecnico nella bufera: “Ora dobbiamo parlarci. Qui ci vuole molto di più”
A fine gara l'allenatore giallorosso dice: «Noi siamo questi, quando va bene ci si esalta, quando va male non c’è carattere»
Ieri la Roma ha vissuto due partite diverse. Bella e intensa nel primo tempo, la squadra si è poi afflosciata. Dzeko ha girato a vuoto fin dall’inizio, Strootman e Nainggolan ad inizio ripresa, fino a trascinarsi dalla metà in poi, tanto che la Roma ha perso compattezza. E se il secondo tempo è finito solo 3-0 per i francesi, il merito è tutto di Alisson e di 4 sue parate fondamentali. Ma è in tutti i livelli individuali che la Roma è parsa senza brillantezza, quasi come la benzina fosse finita in quei primi 45’ giocati ad alto ritmo. Poi la spia è andata sul rosso fisso. "La differenza l’hanno fatta la qualità che loro hanno lì davanti, con estro e spregiudicatezza – dice il tecnico della Roma – Noi siamo questi: quando va bene ci si esalta, in caso contrario non siamo dei caratteriali. Il risultato è pesante, ora dobbiamo cambiare qualcosa e parlare tra di noi se vogliamo ribaltare questa situazione. Nella ripresa dovevamo tenere più palla e alzare di più gli esterni. I cambi? Forse li potevo fare prima, ma quando li ho fatti siamo andati anche peggio. Magari potevo cambiare i due davanti, ma Dzeko mi serviva per far salire la squadra e Salah ha quegli strappi a cui difficilmente rinunci".
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Ora allora c’è da resettare tutto e ripartire. "Il mercato di gennaio? Mi aspettavo si potesse far qualcosa di più sotto l’aspetto delle nostre qualità – ancora Spalletti –. Se riusciamo a metterle sul campo, si elimina qualche lacuna. Altrimenti tutto è più difficile. Al ritorno immagino una partita difficile, loro sono bravi a campo aperto. Ma ora dovremo fare anche delle analisi un po’ dure e toglierci questo peso delle sconfitte. Le occasioni per far gol le abbiamo avute, anche più di loro forse. Ma non siamo stati cattivi".
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