Luciano Spalletti e la Roma giocano a nascondino sul futuro, dietro quella linea dei risultati che si sposta di continuo. Il nascondino è gioco doveroso, di questi tempi. Perché protegge Spalletti, a cui non può dispiacere avere le mani libere, lui che è in scadenza di contratto, è nell’agenda del Tottenham e qualcuno giura pure in quella della Juventus. Ma non giocarci, a nascondino, non avrebbe senso pure per l’altra parte, la società.
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Spalletti e la Roma. Un mese per capirsi
In ballo il rinnovo: il tecnico tentenna, la società vuole verificare la capacità di rialzarsi dopo Lazio e Napoli. Pallotta arriva tra dieci giorni
Da qui al 5 aprile, fino al ritorno di Coppa Italia contro la Lazio, la Roma dovrà dimostrare di essere davvero matura come dice il suo allenatore. Un mese che vale tanto, forse tutto, se i giudizi sul lavoro complessivo – dunque anche quelli sul tecnico – sono appesi alle prossime partite.
James Pallotta sbarcherà a Roma subito dopo la metà del mese, per la gara con il Sassuolo. Il presidente avrà certamente un colloquio con l’allenatore. E forse pure uno con Francesco Totti, utile per capire le intenzioni del capitano, sempre più dubbioso in ottica futura. Non è scenario da escludere immaginare una Roma senza Spalletti e senza Totti la prossima stagione. Il sogno è riannodare i fili con Antonio Conte, cercato (e incontrato) nel pre Spalletti, qualora il tecnico dovesse dar retta alla nostalgia italiana e lasciare il Chelsea.
(D. Stoppini)
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