Se avesse ascoltato la mamma, magari il rapporto tra Stefano Sorrentino e la Roma sarebbe diverso. "Io ho provato a farlo diventare romanista, ma non c’è stato verso. A lui piaceva Maradona e quindi il Napoli". La signora Rossella ha tentato, poi ha lasciato suo figlio libero di scegliere. E lui ha scelto una carriera che lo vedrà oggi impegnato all’Olimpico contro la squadra tanto cara alla mamma, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".
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Sorrentino, l’incubo giallorosso e la mamma tifosa: “Lo volevo romanista ma lui amava Diego”
Nel corso degli anni il portiere del Chievo ha avuto un rapporto un po' controverso con il club di Trigoria, nonostante per sua madre Rossella la Roma sia "una cosa seria. Se mi taglio esce sangue giallorosso"
Per lei la Roma "è una cosa seria. Se mi taglio esce sangue giallorosso", una sua frase riportata dal figlio. Della partita ne parleranno, ma al fischio finale, in settimana di calcio non si discute. "Io però “tengo” sempre per mio figlio – chiarisce –. Ho provato a farlo diventare romanista, ma impazziva per Maradona e quando ti piace qualcuno... Un po’ come a me piaceva e piace Francesco Totti". Lo storico capitano ha giocato fino a 40 anni, Stefano farà lo stesso.
Chissà se sua madre sa che Sorrentino è stato l’ultimo portiere a subire un gol da un romanista con lo scudetto sul petto. Basterebbe questo, forse, a raccontare il rapporto spesso controverso che il numero settanta del Chievo ha avuto con i colori giallorossi. Li ha incrociati per la prima volta il 5 maggio del 2002 con il Torino: la Roma giocava contro i granata vincendo con un gol di Cassano. Quella tra Sorrentino e la Roma è una sorta di affare di famiglia. È stato proprio lui a svelarlo, meno di un anno fa, quando ha giocato una delle sue migliori partite contro i giallorossi, con tanto di parata su Schick che sembrava una mezza rovesciata da cartone animato: "C’è un po’ il mio lato folle in questo intervento".
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