rassegna stampa

Schick, ora o mai più. Un gol alla Stadium per farsi perdonare

LaPresse

Un anno fa l’errore nel finale condannò la Roma alla sconfitta. La Sampdoria lo cerca, ma se segna...

Redazione

C’è un tempo, forse, in cui occorre finalmente perdonarsi. Se nella vita di noi comuni mortali, probabilmente, ci sarà stato un bacio, un abbraccio o una parola in più (o in meno) che ci pesa sull’anima, in quella degli attaccanti – potenzialmente semidei – esistono quei gol mancati che non vogliono più uscire dalla testa. Ecco, se lo chiedeste a Patrik Schick, è assai plausibile che riviva ancora quell’errore vecchio di un anno, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport".

Oggi – un anno fa, appunto – nei minuti di recupero del match giocato contro ai bianconeri proprio allo Juventus Stadium, dopo un errore di Benatia, l’attaccante della Roma si trova solo davanti a Szczesny. È il momento. La Juve vince solo 1-0. Fino ad allora il suo ingresso nell’universo giallorosso è stato rugginoso, un gol quindi potrebbe cambiare tutto. Ma Schick sbaglia, tira addosso al portiere e da eroe finisce per diventare capro espiatorio, "punching ball" di critiche feroci che da quella notte (e per i dodici mesi successivi) gli rinfacceranno il fatto di essere l’acquisto più costoso della storia del club.

Inutile dire che la sfida di stasera rappresenti per l’attaccante ceco un’occasione irripetibile. Da quell’errore sotto porta, in un anno Schick ha segnato solo 3 reti. Così modesto il suo bottino e così poco convincente il suo rendimento in campo da finire addirittura in panchina domenica scorsa contro il Genoa. Stavolta, però, tocca di nuovo a lui. Non possiamo sapere se avrà ancora una chance grande come quella del 2017, ma la sua classe può permettergli qualsiasi cosa. Chissà, persino di farsi rimpiangere dalla Vecchia Signora, che lo aveva acquistato per 30 milioni e poi mollato dopo che le visite mediche scoprirono un problema al cuore poi superato.

Non gli resta poi molto tempo per convincere la dirigenza a confermarlo. Dopo quella di stasera a Torino, solo altre due partite (contro Sassuolo e Parma), poi si farà un bilancio. Meglio tenerlo un po’ immalinconito oppure darlo in prestito – e la Sampdoria (che lo ha lanciato) non vede l’ora – per rilanciarlo?