Maurizio Sarri si è sgolato in panchina, le ha provate tutte cambiando anche sistema di gioco ed inserendo Milik 161 giorni dopo l’infortunio contro la Spal. Nulla è servito per andare oltre la Roma ed oltre quel gol di Dybala che, insieme al pareggio immediato di Under, ha tramortito gli azzurri che stavolta non sono riusciti a reagire, scrive Gianluca Monti su "La Gazzetta dello Sport". "Il mio primo pensiero alla rete della Juve è meglio che non lo dico – ha sorriso amaro Sarri -. La verità è che avendo fatto cose straordinarie fin qui, adesso si pretende da questo gruppo qualcosa che forse va oltre le nostre potenzialità. Comunque, non ci accontentiamo. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo rimanere tranquilli e sereni".
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Sarri: “Il gol Juve? È meglio tacere. La lotta scudetto è solo roba loro”
Il tecnico del Napoli: "Dobbiamo capire come abbiamo potuto concedere quattro gol alla Roma tenendo spesso gli avversari lontani dalla nostra area di rigore"
Sarri pretende tanto dai suoi ma non vuole che gli venga imposto l’obiettivo tricolore. "La lotta scudetto riguarda solo la Juventus, per adesso abbiamo avuto la forza di rendergli la vita difficile ma è evidente che loro sono di un altro pianeta". Nonostante ciò, il pubblico del San Paolo è entrato quasi in una sorta di psicodramma per quanto accaduto all’Olimpico e poi per il risultato che stava maturando al San Paolo. La squadra è sembrata risentirne, giocare dopo la Juve è stato ancora più pesante del solito: "Quello che pensavo su questo aspetto l’ho detto ormai settimane fa. Non è una cosa normale, ma ormai è inutile parlarne. Ora sarebbe una scusa, un alibi. Vi sareste dovuti inalberare prima". La vena polemica non manca ma è affievolita dal risultato negativo, che Sarri accetta a malincuore: "Ci poteva abbattere la sconfitta dello scorso anno contro la Roma perché la squadra sembrò sfilacciata. Stavolta secondo me sotto tanti punti di vista abbiamo fatto una buona partita – ha spiegato il tecnico azzurro –. Abbiamo creato undici palle gol, ma di certo dobbiamo capire come abbiamo potuto concedere quattro gol alla Roma tenendo spesso gli avversari lontani dalla nostra area di rigore. Avevamo la partita in mano e di sicuro ci ha un po’ condizionato il gol del pareggio di Under, arrivato per altro grazie ad un rimpallo".
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