A vederli vicini, durante una delle prime partitelle della stagione, si capisce già che alla fine si intenderanno eccome. Magari sarà proprio Daniele De Rossi, ieri al 18° ritiro con la maglia della Roma, a dare una mano ad Javier Pastore ad inserirsi il prima possibile, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". A vederli insieme, insomma, sembrano già integrarsi bene perché poi saranno loro due dei veri pilastri, dentro e fuori il campo, di questa seconda Roma difranceschiana.
rassegna stampa
Roma sogna in grande: De Rossi il gladiatore, Pastore la fantasia
Primi allenamenti nel segno del capitano e dell’argentino, il più atteso a Trigoria: il gioco d’attacco di Di Francesco è pronto a decollare
Taglio estivo, fisico tirato a lucido, la voglia di testare subito se e quanto può spingere ancora sull’acceleratore. Il 18° ritiro di De Rossi, il secondo ufficialmente da capitano, è iniziato così, con Daniele pronto come al solito a dare consigli a tutti e, quando necessario, una pacca sulle spalle in più. "Bravo Greg", rivolto a Defrel, ieri tra i più attivi in assoluto nelle mini partitelle sui 60 metri. "Dai Ante", l’invito rivolto invece a Coric in mezzo al campo, quando Di Francesco per allenare le situazioni di superiorità e inferiorità numerica ha diviso il gruppo in tre squadre da otto giocatori ciascuno, con due jolly, i registi (Coric, De Rossi, Gonalons e Riccardi), ad alternarsi. E poi gli occhi fissi un po’ su tutti, in particolare anche su Kluivert, uno che ieri qualche bellezza sparsa qui e là l’ha fatta vedere eccome. De Rossi è lì e vuole restarci ancora. Perché se poi tutto andrà come deve andare, questo non sarà neanche l’ultimo anno con la sua Roma, pronta eventualmente a rinnovargli il contratto per un’altra stagione.
Ieri Pastore era di fatto l’uomo più atteso in un ritiro di Trigoria che però non ha richiamato folle oceaniche. Anzi, a salutare il via della stagione della Roma c’era infatti appena qualche decina di tifosi. Dentro, però, l’attesa si sentiva eccome e quando il Flaco ha iniziato a sciorinare qualche colpo dei suoi, allora è stata ripagata in pieno. Un tocco di esterno, una carezza al pallone, una finta tanto bella quanto armonica. Quando si muove lui, tutto sembra incastrarsi alla perfezione per una giocata ad effetto, inattesa. Di Francesco ieri l’ha schierato mezzala sinistra, con Cristante dall’altra parte a fare la mezzala destra e in mezzo proprio De Rossi. Sulla carta potrebbe essere il centrocampo titolare. Se a De Rossi toccherà garantire coperture ed equilibrio, ci dovrà pensare proprio Pastore a regalare assist e fantasia. Ed a vedere dai suoi primi passi in giallorosso, il Flaco non dovrebbe neanche faticare poi tanto nel riuscirci.
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