rassegna stampa

Roma per la storia e per i soldi, lo Shakhtar vale ben 11 milioni

I giallorossi hanno raggiunto i quarti di finale solo in tre occasioni. Ma difficilmente si andrà oltre quota 45 mila spettatori

Redazione

Forse non è chiaro il concetto, perché da queste parti ormai si è più attenti ai traguardi potenziali che a quelli reali, al quarto posto che ti dà la possibilità di giocare la prossima Champions piuttosto che alla Champions stessa. E allora per rinfrescarla basterebbe suggerire che domani sera la Roma si gioca uno dei quattro risultati più alti della sua storia europea. Perché i quarti di finale della maggiore competizione continentale da queste parti sono stati raggiunti battendo il Cska Sofia nel 1983 e poi eliminando Lione e Real Madrid nel 2007 e nel 2008. C’è poco da girarci intorno, pure se la prevendita racconta uno stadio che sarà lontano dal tutto esaurito: 42 mila i biglietti venduti fino a ieri sera, difficilmente si andrà oltre quota 45 mila.

Il passaggio del turno vale un segno più di circa 11 milioni di euro, al netto della quota market pool che evidentemente aumenterà. Perché a 6,5 milioni garantiti dalla Uefa per le otto squadre dei quarti di finale, andrebbe sommato il milione e mezzo per la vittoria (risultato obbligatorio per la qualificazione della Roma) e l’incasso della partita che sarà, quantificabile in non meno di tre milioni di euro.

Problemi da calcio moderno. Nel 1983 la Roma aveva altri pensieri. Ottavo di finale, accoppiamento con il Cska Sofia: in Bulgaria – arbitro Vautrot, che poi divenne "famoso" più avanti – il 19 ottobre segna Falcao con un destro che passa sotto la pancia del portiere avversario, al ritorno (2 novembre) la Roma un po’ trema e un po’ no, ma di sicuro bissa l’1-0 con un gol di Graziani. È il secondo passo di un percorso che arriverà fino alla (triste) finale. Da Nils Liedholm a… Luciano Spalletti, che nel 2007 e nel 2008 elimina prima il Lione e poi il Real Madrid. Due notti da leggenda, Mancini che sfoggia il doppio passo alla Gerland, Vucinic che zittisce il Bernabeu. Ricordi indelebili, il podio è servito, anche perché non c’è altra scelta, non c’è nulla da scartare e lasciare giù. Magari ci sarà da mercoledì mattina, la Roma si gioca il quarto quarto di finale della sua storia in Coppa Campioni/Champions, con il terzo allenatore (Eusebio Di Francesco) e il terzo presidente (James Pallotta). E con un inedito: per la prima volta la Roma sarà costretta a farlo rincorrendo, non è un caso che Di Francesco abbia chiamato i tifosi all’Olimpico. Risposta così così, ma non è più tempo di grandi numeri sugli spalti. Sta alla Roma scriverli, in campo e sul librone dei conti.

(D. Stoppini)