Roma, il tempo stringe: servono 13 milioni. Se Angeliño non va via toccherà a Ndicka

È l'altra partita della Roma. E bisogna giocarla in fretta per vincerla. Perché l'operazione bilancio è una di quelle sfide che non aspetta nessuno: o rientri nei paletti imposti dal Fair Play Finanziario con le plusvalenze entro il 30 giugno o incorri in sanzioni. Servono 12-13 milioni in plusvalenze, dunque, e subito. E la cessione di Paredes al Boca con il pagamento della clausola da 3.5 milioni non può bastare. Ecco perché sono ore decisive per il passaggio di Angeliño all'Al Nassr. La trattativa prosegue a ritmo serrato, mentre sullo sfondo Abraham sta cercando una collocazione in Arabia o Turchia. Scenario che potrebbe coinvolgere un senatore come El Shaarawy, mentre l'infortunio di Pellegrini per ora frena la possibilità di uscita del capitano. In attesa di offerte restano pure Celik, Cristante e Baldanzi. Lo scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport. Se lo stesso dell'operazione Angeliño dovesse continuare la Roma rischierebbe di dover sacrificare un titolare, Ndicka. Il difensore ha detto 'no' al Marsiglia ma è tentato dalla Premier. Il Manchester United sembra interessato, come Arsenal e Newcastle. Il prezzo si aggira attorno ai 35 milioni di euro, che garantirebbe una plusvalenza piena ma che costringerebbe la Roma a prendere almeno due difensori centrali sul mercato. Il club per altro verso può sorridere sul fronte dei soldi risparmiati sugli stipendi lordi dei giocatori che, dalla prossima stagione, non faranno più parte della squadra. Capitolo a parte merita Saelemaekers: il belga farà ritorno al Milan e l'unica notizia positiva in merito è il risparmio sul suo ingaggio. In due giorni, però, il club è sicuro di poter centrare l'obiettivo-plusvalenze. La corsa continua.