rassegna stampa

Roma, garantisce Totti. E Monchi prova per Bailey

LaPresse

Lo storico capitano: "Pastore, Coric e Kluivert fanno restare a bocca aperta". Oltre a Neres, si sonda l’esterno del Bayer. N’Zonzi è a Boston

Redazione

Da quando è sfumato Malcom, Leon Bailey (20 anni, talento giamaicano del Bayer Leverkusen) è entrato subito nella rosa dei candidati a prenderne il posto, ed altrettanto rapidamente il club tedesco ha sparato richieste intorno ai cento milioni. Un bluff, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". "Sarebbe un grande onore", ha detto il padre agente Butler, mentre il club dice: "Per ora nessuna offerta". Il giocatore piace, così come Neres, con cui l’Ajax però vuole giocare il preliminare di Champions e per cui chiede 50 milioni. Se nel gruppo si aggiungono Berardi del Sassuolo e Pulisic del Dortmund, si capisce come il d.s. Monchi sta ultimando le sue valutazioni prima dell’attacco.

E forse non solo per il reparto offensivo, visto che il presidente Pallotta ha parlato di due acquisti. Inutile dire che ha colpito molto la fantasia il fatto che N’Zonzi, in questi giorni in vacanza negli Usa, ieri fosse a Boston. "È andato da Pallotta?", si chiedevano in tanti a Roma. La trattativa per il suo eventuale trasferimento – possibile grazie al pagamento di una clausola di rescissione da 35 milioni – è bloccata dal fatto che Gonalons ancora non sa se accettare il trasferimento in Premier League (Everton o Crystal Palace).

Ieri Francesco Totti si è concesso ai social. "Al momento sta andando nel migliore dei modi. La squadra si sta allenando bene, i nuovi si stanno inserendo. È la strada giusta per cose importanti. Questi giovani hanno grande prospettiva. A Coric, ad esempio, gli ho visto fare tanti numeri. Tecnicamente è portato. È giovane e forte, sicuramente i tifosi della Roma rimarranno a bocca aperta. Kluivert invece nel viso assomiglia al papà, ma in campo Patrick era più goleador d’area, mentre lui è velocista, ti punta, cerca l’uno contro uno e ti può mettere in difficoltà in ogni momento. È molto esile, ma anche cattivo. Farà vedere le sue qualità. Pastore? Lo conosciamo tutti, è un giocatore di qualità e quantità. Era ciò che serviva adesso, e non fa pesare agli altri che è un giocatore sopra la media, un top player. Aspettiamo di vedere da lui, sia gol che assist, ma non lo responsabilizziamo troppo, se le prenderà da solo, ha il carattere giusto". Il calendario ha posto Roma-Parma all’ultima giornata, proprio come nel 2001, l’anno dello scudetto: "Tutti abbiamo pensato la stessa cosa. Io l’ho vissuto in prima persona, è un ricordo indimenticabile. Spero che si possa ripetere. In quella partita c’era anche Di Francesco. È un mio grande amico. Quando ho saputo che sarebbe stato il prossimo allenatore, pensando che ero agli sgoccioli ero dispiaciuto perché sarebbe stato perfetto avere lui all’ultimo anno. È un grande tecnico, spero che possa rimanere a lungo. Io in panchina? Non ci penso e non mi piace, vedremo se mi scatterà qualcosa. Ora ho altro a cui pensare".