rassegna stampa

Roma e Napoli hanno cinque motivi per crederci

Spalletti ha difesa e attacco super. La squadra è più affamata che mai: i giallorossi non vincono un trofeo dal 2008. E poi c'è il fattore Olimpico

Redazione

Visto che la Roma è ora nella condizione di lottare per lo scudetto, sarà il caso di investire sul mercato e provare a rinforzare un squadra che nei prossimi quaranta giorni si giocherà un po’ tutto? Questa è la domanda che Massimo Cecchini si fa su "La Gazzetta dello Sport" di oggi.

Ora la Roma sembra aver ritrovato quell’equilibro che sembrava l’unica araba fenice che la squadra di Spalletti stentava a raggiungere. Adesso che il traguardo sia ottenuto lo certificano i numeri. I giallorossi hanno il secondo attacco del campionato (41 gol contro i 45 del Napoli) e la seconda difesa (18 reti subite contro le 16 della Juve). Da quando Spalletti ha puntato con più chiarezza sulla difesa a tre, la retroguardia è più sicura, grazie anche ad un Szczesny che forse attualmente è il più forte portiere della Serie A.

Tutto questo cambio di rendimento si nota sopratutto nel rendimento in trasferta, perché in casa i giallorossi sono una vera e propria schiacciasassi. All’Olimpico, infatti, in campionato hanno sempre vinto. Con queste premesse, sapere di poter giocare a Roma le sfide del ritorno contro Juve e Napoli può essere il migliore biglietto da visita per professare ottimismo.

Il digiuno di successi ormai ha provocato una fame nella tifoseria incontenibile. Lo scudetto manca dal 2001 e e l’ultima vittoria risale alla Coppa Italia 2008. Proprio per questo a Pallotta viene chiesto qualche sforzo in più sul mercato, perché l’astinenza pesa e la fame può trasformarsi in fretta in pressione.

Grazie a Spalletti, tanti sono i giallorossi che possono ricoprire posizioni diverse, e in caso di emergenza questo può essere un vantaggio. Perché ci sono due graduatorie connesse in cui la Roma è pericolosamente ultima: quella dei giocatori impiegati (20) e quella delle sostituzioni effettuate (52).