Compleanni e bilanci, a volte, paiono versi di una stessa poesia. Quelli di Ramon Rodriguez Verdejo – al secolo calcistico Monchi – che propri ieri ha compiuto 50 anni, stavolta paiono davvero agrodolci. Se voltandosi indietro, può dire di essere un uomo soddisfatto e realizzato, l’attualità lo racconta al centro di una bufera tanto forte quanto inaspettata.
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Roma e la scoppola di Madrid: “Basta guardare al passato”
Le critiche dei tifosi hanno reso amaro il 50° compleanno di Monchi, che blinda Di Francesco: "È bravissimo". Il tecnico: "Voglio più grinta"
Non basta. Anche sui social che fanno riferimento agli ultrà l’aria che tira è molto brutta, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". Esageratamente, visto che qualche testa calda comincia a parlare anche di "lame" con accenni a Pallotta. Il presidente invece è dispiaciuto e stupito, ma sa bene che la stagione è lontana dai verdetti e quindi è inutile drammatizzare le situazioni.
La posizione che filtra da Trigoria è chiara: la società è vicina a Di Francesco ed è convinta che le prossime due partite contro Bologna e Frosinone siano quelle giuste per tornare alla vittoria. È proprio lo stesso Monchi ad aver fatto il punto. "Eusebio è fortissimo e sono convinto che uscirà da questa situazione. Ora basta guardare indietro. Certo, sono preoccupato ma non pessimista. E poi se cercate un responsabile sono io, ma ho le spalle larghe. Sono ancora più contento di essere qui a Roma".
Logico, però, che tutti si aspettino molto di più dalla Roma. A cominciare da Di Francesco, che ieri ha parlato alla squadra insistendo sui soliti concetti: "Voglio vedere più grinta e determinazione in campo". Più preoccupante, invece, è notare che tre nuovi presunti pilastri del centrocampo – Pastore, Nzonzi e Cristante – per motivi diversi paiono lontani da una piena affidabilità.
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