Schick per il momento nei tornei continentali ha all’attivo solo una manciata di minuti e 2 presenze in Europa League con lo Sparta Praga. Inutile dire, perciò, che l’attesa per lui sia enorme, anche perché «rischia» persino l’impiego da titolare. Tutto è legato all’impiego (o meno) dal primo minuto di Diego Perotti. L’argentino è reduce da una infiammazione al ginocchio che lo ha tenuto fuori dai convocati nella partita di venerdì contro la Spal. Vero che Perotti negli ultimi due giorni si è sempre allenato in gruppo, ma quanto meno la possibilità di una staffetta tra l’argentino e il ceco è Schick è probabile.
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Roma, arriva il Qarabag e l’Europa si fa Schick
Il ceco è pronto domani all’esordio in Champions. Sotto esame la convivenza con Dzeko. "Sono centravanti ma posso partire da destra"
Schick sarà l’osservatospeciale. Le tre presenze accumulate finora in giallorosso, se sono state già sufficienti a confermare quanto di buono aveva dimostrato con la Sampdoria (13 le sue reti nella scorsa stagione), non lo sono state ancora per vedere come potrà andare la convivenza con Dzeko. Non nascondiamolo: Patrik è un attaccante centrale e non un uomo di fascia – la scorsa settimana lo ha ribadito anche Marco Giampaolo, il suo ex allenatore – ma ha qualità tali da consentire a Di Francesco di farlo partire da destra per poi accentrarsi e muoversi subito dietro o subito davanti a Dzeko. Morale: se l’innesto riuscirà, il volume di fuoco che sarà a disposizione della Roma nel prossimo futuro sarà enorme, così come la fisicità di un attacco sulla carta formidabile.
(M. Cecchini)
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