rassegna stampa

Roma allo Stadium, solo sconfitte

Da quando è stato inaugurato il nuovo impianto bianconero, giallorossi sempre delusi a Torino. Nei 168 precedenti, le vittorie Juve sono più del doppio (80-39), Ma c’è un 5-0 romanista da film...

Redazione

È una consolazione, un po’ piccola a dirla tutta: la Roma non è la sola a veder le streghe dalle parti della Continassa. Certo che fa comunque impressione la statistica con cui i giallorossi si avvicinano stasera allo Stadium: si aggiorna ogni anno, puntuale come un rintocco. Da quando è stato tirato su quel catino bollente, anno di grazia 2011, la Roma in campionato ha sempre perso in casa Juve. La prima volta - riporta "La Gazzetta dello Sport" - fu la più fragorosa con 4 gol tutti figli di un centrocampo irripetibile: doppio Vidal + Pirlo + Marchisio. L’ultima, invece, un anno fa con firma più beffarda: gol dell’ex Benatia, ma ha pesato pure la parata salvifica di un altro ex, Szczesny, su Schick. Per tornare all’ultima volta in cui i giallorossi sono rincasati da Torino con tre punti riecco il 2009-10, quando l’Allianz era solo un cantiere: risolse il norvegese Riise, ma prima segnarono sia Del Piero che Totti. Altra era, altri miti.

Nel complesso Roma e Juve si sono affrontate 168 volte e i successi bianconeri sono più del doppio. Ottanta contro trentanove. In ogni caso, è successo davvero di tutto in questo grande romanzo popolare: una volta finì con nove gol sul tabellone, Juve-Roma 7-2- del otto ottobre 1950. Ma non è il distacco più grande sugli almanacchi: la leggenda racconta che nel 1932 i feroci bianconeri si fermarono davanti al povero Masetti, portiere di Testaccio. Si era già sul 7-1, come a Old Trafford nel ‘07: quella volta ne fece due proprio Cristiano che, bizzarria del destino, è il bianconero che ha segnato più volte alla Roma (5) senza averla mai affrontata in campionato. Anche i giallorossi custodiscono, però, una pepita d’oro nel passato: l’impresa leggendaria del 15-03-31 diventata un film di Mario Bonnard. "Cinque a zero" il titolo inequivocabile.

(F. Conticello)