Da un d.s. all’altro: da quello che ci parlava al telefono per convincerlo a rimettersi in gioco a Roma, a quello che, in questi giorni, lo sta convincendo del fatto che con il suo talento può e deve essere più continuo. D’altronde, la carriera di Stephan El Shaarawy si muove da sempre su due rette parallele che a volte riescono ad incontrarsi. E quando succede sono scintille: il talento c’è ed è enorme, non sempre però viene messo al servizio della squadra e allora, domenica, nello stadio dove con il Milan è diventato grande, dovrà riprovarci. Quasi a sorpresa, visto che l’infortunio di Perotti, gli regala con ogni probabilità un posto da titolare.
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Ritorno a S. Siro, El Shaarawy c’è
L'esterno ex Milan torna nello stadio nel quale è diventato grande: con due gol la Roma diventerebbe la squadra nella quale ha segnato di più
Due anni fa, il 25 gennaio 2016, El Shaarawy, via Genova, sbarcava a Roma con tanta voglia di rivincita. E di riscatto. Si è preso entrambi: a giugno è stato acquistato a titolo definitivo ed è anche andato all’Europeo con Conte. Negli ultimi 24 mesi, dopo Dzeko e Salah, è l’attaccante giallorosso che ha segnato più gol, 26.
Per questo al Napoli piace, in Premier più di qualcuno ha chiesto informazioni ed anche il Siviglia di Montella si è fatto sentire con Monchi, ma per la Roma, salvo sorprese, non è in discussione. Di Francesco lo considera un esterno importantissimo per il suo 4-3-3, anche se nelle ultime settimane il suo rendimento è sceso. Due mesi senza gol gli pesano, così come alla Roma, orfana dell’altro Faraone, Salah, che a Liverpool è diventato re. El Shaarawy ha caratteristiche diverse, ma può tornare ad essere un giocatore determinante.
(C. Zucchelli)
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