Mancini lo aveva incoronato pochi giorni fa come uno dei giovani su cui costruire il futuro del calcio azzurro. E da ieri Alessio Riccardi un po’ del futuro suo e della Roma lo ha già scritto, diventando il primo millennial giallorosso ad esordire in prima squadra. Prima 3-4 tocchi semplici, di alleggerimento, tanto per smaltire l’emozione e calmare i battiti cardiaci. Poi - scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport" - quel colpo di prima in corsa con cui per poco non sorprendere Paroni, sfiorando il 5-0. Avesse fatto gol così, sarebbe venuto giù lo stadio.
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"Esordire all’Olimpico da romano e romanista è un’emozione grandissima - dice lui -. Avevo i brividi, soprattutto al momento dell’ingresso. Mi sono messo a disposizione del mister, giocando da mediano. Quando sono entrato mi ha detto di giocare semplice e di cercare la verticalità, come so fare". E questo ha fatto. E anche molto bene, seppur per soli 10 minuti. "Nell’esordio ci speravo e un po’ ci ho anche pensato. E quando il mister mi ha chiamato avevo il cuore a mille".
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