rassegna stampa

Resa Spalletti: «Scudetto quasi impossibile. Penso al secondo posto»

Dopo la sconfitta di ieri, il tecnico toscano è più realista che mai: "Per la Roma inizia un altro torneo. Percentuali? Dico 55-60% noi, 40-45% il Napoli"

Redazione

La Roma ne perde un’altra. La squadra è sgonfia e la bottiglia è vuota. «Bisogna essere realisti, ora per la Roma inizia un altro torneo – ha spiegato Spalletti –. Era già durissima, ora se la Juventus batte l’Udinese per lo scudetto diventa quasi impossibile». Parole che sanno di resa, scrivono Pugliese e Stoppini su "La Gazzetta dello Sport".

«Percentuali? Dico 55-60% noi, 40-45% il Napoli – ancora Spalletti –. La verità è che nel primo tempo abbiamo fatto male, non riuscendo a girare velocemente il pallone, non prendendoci rischi: in questo modo non si vince con nessuno. Nella ripresa è stata tutta un’altra gara, nel risultato finale c’è pure un po’ di casualità». Quella chiamata in causa dal d.s. Ricky Massara, secondo cui «la Roma avrebbe meritato il pareggio». Di più. Massara ha parlato anche della situazione contrattuale del tecnico giallorosso: «La società è molto contenta di quello che sta facendo Spalletti. Lui ama la Roma e penso che ci siano tutti i presupposti per continuare insieme per molto tempo». I presupposti che hanno portato Spalletti a cambiare tatticamente la Roma, invece, sono questi: «Salah fuori dall’inizio è stata una scelta tattica, El Shaarawy e Perotti hanno fatto bene e non sono stati neppure aiutati dalla squadra. In fondo era la stessa idea della gara di andata, solo che al posto di Florenzi stavolta c’era Rüdiger». E via con il sarcasmo: «Tanto quando si perde sono sempre io che scelgo male... I più criticati del post derby erano stati Peres e Salah, ora io vengo rimproverato per non averli fatti giocare». Le vie d’uscita non sono molte: «Parlare di stanchezza peggiora la situazione, non ci porta vantaggi. Chi viene da me con gli occhi bassi non trova riscontri. Qui c’è solo da rimettere a posto le cose velocemente, con calma, impegno e serietà».