La Roma accelera con decisione sul rinnovo di Radja Nainggolan. È cambiata l’aria da quando è arrivato Monchi, scrive Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport". A Trigoria, infatti, regna grande ottimismo sul fatto che a breve – questione di settimane, non di mesi – possa essere annunciato l’adeguamento del contratto di Nainggolan, un anno in più di accordo (2021 rispetto all’attuale 2020) e ingaggio portato oltre i 4 milioni di euro.
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Promessa Roma: Nainggolan corre verso il rinnovo
Monchi al lavoro: un anno in più e ingaggio oltre i 4 milioni, così il belga sarà accontentato
L’accelerazione è frutto diversi incontri tra l’agente del belga, Alessandro Beltrami, e Monchi. Ed anche della forte volontà del calciatore di restare a Roma. Lontani sono ora i tempi in cui i dirigenti avevano detto no alla richiesta di adeguamento, dicendosi disponibili al massimo a un premio una tantum.
Intanto l'annuncio di Di Francesco slitta alla prossima settimana. Il tecnico non ha mai fatto mistero di voler costruire le sue squadre intorno al caro 4-3-3. Modulo per il quale a centrocampo servono almeno cinque interpreti di alto profilo. Il piano di Trigoria è chiaro: un posto ci sarà per Nainggolan, Strootman, De Rossi e il rientrante Pellegrini. E occhio al quinto nome. Oggi è quello di Leo Paredes, non è detto che lo sarà ai nastri di partenza. L’argentino ha un contratto con la Roma fino al 2019 intorno al milione di euro, accordo che vorrebbe ridiscutere. Lo sa bene lo Zenit, la Juve che gli aveva fatto la corte a gennaio non ha certo cancellato il suo nome dall’agenda. Ergo: se arriva l’offerta giusta, la Roma si toglie un problema contrattuale, rinuncia al suo regista e (ri)comincia a fare la corte a Jean Michael Seri.
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