Contro la Spal è rimasto in panchina per scelta tecnica. Contro il Qarabag era invece in tribuna per squalifica dopo l’espulsione subito a Madrid, contro l’Atletico, che poco è piaciuta all’allenatore. Domani Bruno Peres potrebbe partire di nuovo dal primo minuto, visto che Florenzi viene da un periodo di straordinari. Di Francesco sa che sulla faccia destra ha solo il brasiliano come alternativa al vice capitano, e per questo in campo si aspetta una prova di maturità e fiducia.
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Peres, la missione adesso è convincere la Roma. E dare fiato a Florenzi
Il terzino brasiliano al centro di tante voci di mercato. Da Verona una serie di partite dove si gioca un po’ tutto
Che Bruno Peres abbia dalla sua la corsa sulla fascia destra si sa, infatti da quella parte tocca palloni in ogni angolo del campo. Non sempre però questa corsa e questo andare avanti e indietro sulla fascia portano qualità e concretezza, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport": va spesso sul fondo e crossa (2.25 di media a partita, nel ruolo ci si ferma a 1.15), ma perde parecchi palloni (7 ogni 90’) e solo il 33% dei suoi passaggi è in verticale. Spesso sceglie di passare al regista — De Rossi è il giocatore che da lui riceve più volte palla —, ma altrettanto spesso si fa superare in dribbling: 0.88 la sua media, quasi il doppio di quella del suo ruolo.
Finora Peres è sceso in campo 12 volte, di cui 8 in campionato, ma nell’ultimo mese e mezzo, dal 5 novembre, si è visto solo per un quarto d’ora scarso contro la Lazio. Adesso però, con cinque partite da qui fino a Capodanno (Chievo, Cagliari, Torino in Coppa Italia, Juventus e Sassuolo) avrà anche lui le sue occasioni e cercherà di sfruttarle fino all’ultimo minuto. Anche perché così, sia lui sia la Roma, potranno avere le idee più chiare da qui al mercato di gennaio. I media brasiliani nei giorni scorsi parlavano dell’ipotesi di un ritorno in patria almeno fino a giugno, ma sembra complicato. Toccherà a lui, però, dimostrare di essere all’altezza.
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