rassegna stampa

Pastore è un enigma, ma resta fino a giugno

LaPresse

Pagato 25 milioni ha giocato soltanto 485 minuti a causa degli infortuni e della concorrenza di Zaniolo e Pellegrini

Redazione

Pastore in totale ha disputato 485’ con la Roma, il che significa, di media, meno di un tempo a partita. Poco, troppo poco, per un giocatore che è stato il fiore all’occhiello della campagna acquisti e doveva essere il fulcro su cui puntare la nuova Roma. Tra giallorossi e Psg è sceso in campo in 31 occasioni, ma raramente è stato protagonista. E i gol sono stati soltanto tre: un paio con la nuova maglia in campionato, uno in Coppa di Francia, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

Per lui conquistare un posto da titolare non sarà semplice. E’ uno dei giocatori più esperti nella rosa, quello con la classe più cristallina e la sua bacheca è piena come quella di pochi altri calciatori in squadra, ma la Roma, chiamata a rincorrere in campionato, a sognare i quarti di Champions e ad andare avanti il più possibile in Coppa Italia, non può permettersi di aspettare nessuno. All’ordine del giorno ci sono voci di interessamenti da parte degli Emirati, della Cina e del campionato americano. La Roma però, che lo ha pagato poco meno di 25 milioni e gli ha fatto firmare un contratto di cinque anni da oltre 4 milioni a stagione, non può permettersi di svalutare un investimento di questa portata. E quindi, anche se i dubbi erano e restano tanti, salvo colpi di scena, Pastore resterà a Trigoria.