I tifosi sono a dir poco allibiti per il mercato in uscita e parlano di tutto tranne che della Sampdoria, gli ex giocatori, invece, provano a concentrarsi sul calcio. Se qualche giorno fa Ciccio Graziani diceva che "la perdita di Dzeko sarebbe grossa, ma la Roma ha comunque le carte per arrivare sul podio", oggi Ruggiero Rizzitelli è dello stesso avviso, ma sottolinea: "Io so per certo che le voci di mercato possono influenzare, e infatti una linea potrà essere tracciata solo dal primo febbraio. Sono sicuro che la società non si farà trovare impreparata e spiegherà tutto, ma adesso non è il momento".
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“Ora per Di Francesco è dura. Deve essere lui il punto fermo”
Delvecchio: "Parli chiaro il club". Graziani: "La squadra resta da podio"
Bisogna andare avanti con Monchi e Di Francesco, senza se e senza ma secondo Rizzitelli: "Ma non scherziamo, se la Roma vince a Genova comunque riprende l’Inter e, in ogni caso, sarebbe lì, in piena zona Champions. Detto che poi aspettiamo a dare giudizi, perché anche Verdi sembrava un giocatore del Napoli e invece non è andato. Quindi ripeto, concentrazione massima, anche perché se con la Samp andasse male, domenica sarebbe complicato giocare all’Olimpico, anche se bisogna dire che lo stadio fino a questo momento è sempre stato dalla parte della squadra. Ma io sono fiducioso, perché continuo a pensare che questa sia un gruppo forte".
Forte sì, ma non ancora fortissimo: "Certo che l’ assenza di Dzeko sarebbe pesante – ammette Marco Delvecchio -, ma bisogna vedere come reagirà Di Francesco a questo momento davvero complicato. La società deve metterlo nelle condizioni di lavorare al meglio e non mi sembra che, almeno per ora, le cose siano andate così". I tifosi non si danno pace, si chiedono se davvero la Roma sia messa "così male finanziariamente, sembra che stiamo al mercato a vendere le mele e le pere", uno dei tanti commenti sentiti nelle radio. "Ma la Roma – spiega Delvecchio – ha speso eccome per Schick, Defrel e altri giocatori. Magari non ha speso nel migliore dei modi, ecco, secondo me è questa la differenza".
(C. Zucchelli)
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