rassegna stampa

Nicola: “Bene così, in futuro sbraneremo gli avversari”

LaPresse

L’allenatore vincente al debutto: "Ero un leone in gabbia. Abbiamo aspettato la Roma, ma anche creato"

Redazione

Diciassette, ventotto e cinquantaquattro. Sono stati i minuti clou della prima partita di Davide Nicola sulla panchina dell’Udinese. Al 17’ il tecnico si è tolto cravatta dal collo, al 28’ la giacca in puro stile "allegriano", al 54’ è andato a tirare su per il braccio Rodrido De Paul davanti alla sua panchina: pochi secondi dopo è arrivata la rete dell’argentino con quell’azione slalomeggiante che ha fatto fare una brutta figura ai difensori della Roma. Sia prima che dopo l’episodio decisivo il tecnico era finito nel "mirino" del quarto uomo che lo sorprendeva puntualmente fuori dall’area tecnica. "Ero come uno di quei leoni che tieni in gabbia per tanto tempo e che quando liberi vogliono scatenarsi", dice l’allenatore piemontese ricordando i quasi dodici mesi lontano da una panchina.

Negli ultimi minuti, specialmente dopo l’occasione fallita da Machis, sul Friuli, è calato il gelo. C’era il terrore di rivivere la beffa subita con il Milan. A quel punto Nicola è uscito dall’area tecnica ed è andato a richiamare i tifosi della curva. Un tornado. E al fischio finale è andato ad abbracciare uno a uno i suoi giocatori lasciandoli poi andare a raccogliere l’applauso della loro gente.

Quelli strappati con la Roma sono tre punti pesanti: "Ci permetteranno di riprendere a lavorare meglio. Abbiamo avuto poco tempo per preparare questa gara. Abbiamo deciso di aspettare la Roma, ma va detto che nell’arco dei 90’ minuti abbiamo creato cinque occasioni limpide. Verrà il tempo in cui anche noi andremo a sbranare gli avversari nella loro metà campo, ma non era quella con la Roma la partita adatta per farlo".