rassegna stampa

Mercato al 31 gennaio: ora deve decidere la A

Gravina: "Se la Lega dice sì, mando la richiesta alla Fifa. Var, ingiusto parlare di malafede". Nicchi: "Non c’è sudditanza"

Redazione

Alla fine, sul tavolo resta qualche fuoco inesploso. La proroga della chiusura del calciomercato al 31 gennaio è un cerino che torna nelle mani delle società di A, che domani in assemblea dovranno contarsi e capire se sono davvero tutte d’accordo (la Juventus, sembra decisamente no). L’impegno del presidente federale Gravina c’è. "Se la Lega mi darà la sua disponibilità, invierò subito la richiesta alla Fifa".

Gravina chiede moderazione ai partecipanti al dibattito sulla Var. "Parlare di malafede è ingiusto e inaccettabile. Il sistema ha ridotto al minimo gli errori e migliorerà ancora". "La sudditanza psicologica non è un problema di casa mia", l’unico commento strappato al presidente dell’Aia, MarcelloNicchi.