rassegna stampa

Materazzi: “Di Francesco sa creare la giusta empatia. Di Nainggolan ce n’è uno al mondo”

Parla l'ex interista: "La Roma e il suo mister mi piacciono. El Shaarawy all’inizio giocava poco o nulla, mentre nelle ultime gare è stato decisivo: l’intelligenza di una persona sta nel rimanere fedele alle proprie idee e cambiare se c’è...

Redazione

Marco Materazzi torna a parlare della sua Inter e non solo: oggi l'ex nerazzurro campione del mondo ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine de "La Gazzetta dello Sport" in cui si è soffermato anche su alcuni temi relativi al campionato. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Cosa ha detto finora il campionato?

«Che Juve e Napoli sono le squadre più pronte e attrezzate. Anche perché hanno la stessa ossatura da anni».

Dietro chi c’è?

«La Roma e Di Francesco mi piacciono. L’intelligenza di una persona sta nel rimanere fedele alle proprie idee e cambiare se c’è da cambiare. Per fare un esempio, El Shaarawy all’inizio giocava poco o nulla, mentre nelle ultime gare è stato decisivo. Quando stai fuori non è mai bello, se però entri e cambi le partite vuol dire che chi ti gestisce ha saputo creare la giusta empatia».

Contano quasi di più quelli che giocano meno?

«Coccolare i titolari è facile. In tanti anni ho trovato solo un allenatore che non la vedeva come me. E la sua carriera parla da sola».

Quanto può pesare sul derby del 15 ottobre la sosta per le nazionali?

«Tanto. E capita troppo spesso. Con Leonardo, nel 2011 così ci abbiamo rimesso uno scudetto. Alla ripresa ci saranno anche Roma-Napoli e Juve-Lazio, sfide bellissime che non puoi preparare bene se fino al venerdì non hai i giocatori. Possibile che non si riesca a mettere dei paletti nel calendario? Così ci perde lo spettacolo».

Il famoso trequartista alla Nainggolan nella rosa dell'Inter non sembra esserci.

«Ovvio, di Nainggolan ce n’è uno al mondo. Tre anni fa era ancora raggiungibile. Tecnicamente e a livello pratico. Costava 10-12 milioni. Ma allora spese piccole non potevamo farne. Solo sopra i 30...».

Alla fine in Champions chi ci va?

«Vedo Juve e Napoli, poi due tra Inter, Roma, Milan e Lazio. Fino a gennaio sarà una corsa a sei».