Fanno sul serio? Probabilmente. Ci riusciranno? Difficile dirlo. Bisognava fidarsi. E Carlo Tavecchio si è fidato, ancora una volta. Lo hanno convinto le grandi società, Juventus in testa. Marotta ha trovato le parole giuste, garantendo sulla riuscita dell’impresa. Come riporta l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", l’intenzione di Tavecchio era convocare il Consiglio federale e deliberare la nomina di un commissario ad acta – la scelta sarebbe caduta su Paolo Nicoletti – che in pochi giorni avrebbe dovuto mettere mano allo statuto, abbassando il quorum elettivo. Tavecchio ha provato a mettere sul tavolo questa ipotesi, trovando la resistenza di molte società, non solo le grandi, e il blitz è rientrato.
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Manovre Tavecchio. Presto un Consiglio per fissare le elezioni, Totti lancia Tommasi
L'ex capitano giallorosso: "Ripartirei da lui perché è giovane, trasparente e competente"
A quel punto, con molto ottimismo, Tavecchio ha messo in campo il piano B: convocare tra domani e lunedì un Consiglio federale che lascerà all’assemblea di A la maggioranza qualificata e che proporrà di fissare la data dell’assemblea elettiva della Figc, probabilmente entro gennaio. Un passaggio forte, che Giovanni Malagò non gradirà. Se glielo chiederanno, il presidente federale fisserà la data, con un duplice obiettivo: pressare i presidenti della A; rendere più ardua la strada del commissariamento, nella malaugurata ipotesi che la A non rinnovasse le cariche. Un atto di coraggio, che, però, va sostenuto. Un istante dopo aver fissato la data, le componenti dovrebbero mettersi al lavoro per stilare quella piattaforma programmatica per il rilancio del calcio italiano di cui, ormai da giorni, a parte qualche sporadico appello, nessuno parla più. Senza, il ricambio dei vertici della Figc sarebbe solo di nomi, non di contenuti. Francesco Totti ha la soluzione: "Io ripartirei da Damiano Tommasi: non perché sia un amico, ma perché è una figura giovane, trasparente, competente".
(A. Catapano)
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