Alla fine se la sconfitta della Roma è rimasta moderata nei contenuti e nella forma, il merito è soprattutto suo, con quelle parate su Marcelo e Benzema che hanno evitato ai giallorossi un tonfo sonoro. Robin Olsen anche ieri - scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport" - si è confermato a tutti gli effetti il miglior acquisto della Roma e se si pensa ai tanti dubbi che lo hanno accompagnato nei suoi primi passi giallorossi, viene anche un po’ da sorridere. E
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Manolas indica la strada: “Ora serve continuità”
Il difensore greco: «Troppe occasioni buttate». Nzonzi nervoso dopo il cambio, Monchi fischiato dal pubblico dell’Olimpico
Manolas ieri ha giocato stringendo i denti e che non fosse al meglio si è visto anche in alcuni scivolamenti difensivi, in alcuni recuperi e anche in alcuni appoggi. "Non possiamo spegnersi così dopo un gol subito - dice alla fine il difensore greco - Il primo, tra l’altro, non era neanche era un’occasione perché è stata un’azione sfortunata e hanno fatto gol. Noi abbiamo sbagliato in precedenza 3-4 occasioni chiare e non abbiamo segnato. Dopo i due gol subiti siamo invece calati ed alla fine è arrivata questa sconfitta". Che però non incide sulla qualificazione agli ottavi, per fortuna della Roma. "Siamo una squadra giovane e dobbiamo avere pazienza, ci serve esperienza. Abbiamo visto che eravamo superiori e non abbiamo sfruttato le occasioni. Quando giochi contro il Real Madrid, che è tre volte di fila campione d’Europa, può succedere che alla fine si debba pagare qualcosa".
Detto che al momento del cambio Steven Nzonzi è stato oggetto di numerosi fischi, a cui ha reagito con nervosismo (imboccando la strada dello spogliatoio, tranne poi essere richiamato dalla panchina), ieri tra i bersagli dei tifosi ci e finito pure lui, il d.s. spagnolo Monchi, fischiato ad inizio serata, quando la regia interna ha mandato il suo volto sui megaschermi dello stadio.
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