rassegna stampa

L’ottimismo di Pellegrini: “Noi tra le big d’Europa”

LaPresse

Il centrocampista: "Col Porto sarà dura, ma la Roma è costruita per stare in alto"

Redazione

Dov’eravamo rimasti? Ad un sogno chiamato Champions League. O più che altro alla voglia di pren­dersi tutto. Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport" Lorenzo Pellegrini, ormai, ha testa e gambe per ca­ricarsi la Roma sulle spalle. Per questo il Porto, in fondo, lo con­sidera solo una tappa verso la grandezza. "Lo scorso anno non ho raggiunto i miei obietti­vi – dice a Teleradiostereo – perciò quest’anno volevo essere più continuo". Non c’è serata migliore, in fondo, per dimo­strarlo, visto che il Porto è die­tro l’uscio. "Vi assicuro che il Porto non è al livello top, ma è una grande squadra. Sarà difficile. Sappiamo quali emozioni porta passare il turno. Ti cam­bia una stagione, nonostante le difficoltà che abbiamo trovato finora. Sarebbe importante arrivare allo stadio e trovare il

nostro tifo. È una cosa che gli altri non possono capire. Un av­versario prende forza se vede che i tifosi non sono con noi".

Il messaggio, in fondo, sembra essere anche per quella parte di supporter critici nei confronti della dirigenza. "Per me la Roma è una grande squadra e una grande società, con grandi uomini prima che giocatori. Non siamo consapevoli della nostra forza? Sono un po’ in disaccordo. Il campo lo viviamo tutti i giorni, conosciamo le qualità dei com­pagni. Quest’anno abbiamo sbagliato tanto, non ci nascon­diamo. Se rigiocassimo la gara con la Fiorentina, non finirebbe mai di nuovo 7­-1 per loro. Dob­biamo migliorare tutti quanti. Questa squadra è fatta di ragaz­zi giovani, si deve crescere ed acquisire esperienza. Sappiamo di esse­re stati costruiti per stare in al­to, che è dove vogliamo stare".

Sulla sua posizione in campo è chiaro. "Cerco di essere sempre dispo­nibile per qualsiasi ruolo, ma sinceramente da trequartista mi vedo meglio, mi sento più li­bero". Non manca un riferi­mento a Zaniolo. "Nicolò è un ragazzo molto intelligente. Sa quello che gli sta accadendo, non gli succede nulla per caso. Si è meritato tutto questo. Deve sapere che adesso per lui è tutto bello, ma potrà esserci un mo­ mento difficile e lì dovrà farsi trovare pronto". Obiettivo che Pellegrini persegue ogni gior­no. "Ciò a cui pensò sempre è migliorarmi. Spero di godermi la mia carriera al massimo». Magari un giorno anche da ca­pitano della Roma. "Ovvia­mente è un mio obiettivo. Cer­to, ci sono nomi pesanti nella li­sta, però già essere qui è stare a casa. Io a Trigoria ci sono cre­sciuto. Ho fatto questa strada con mamma e papà tante volte, adesso invece quella strada la faccio da solo". E lo sta portan­do lontano. Da stasera, forse, addirittura in Porto.

(M. Cecchini)