Applausi fuori Roma, spaccature e divisioni all’interno del Raccordo. Lo striscione degli Irriducibili esposto all’Olimpico e poi la lettera di saluto a Francesco Totti hanno spaccato il mondo laziale e unito, quasi all’unisono, quello romanista: ai laziali lontani dal mondo ultrà è piaciuto poco l’omaggio al nemico di sempre, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Ai romanisti, invece, che già avevano digerito a fatica lo striscione, la lettera non è andata giù. Lontano dalla capitale, la mossa degli Irriducibili è piaciuta a tanti, basti pensare che è finita sui siti di mezza Europa e persino Fiorello ha scritto: «Complimenti ai tifosi della Lazio. Chapeau», prendendosi oltre 8mila like.
rassegna stampa
L’omaggio a Totti dei tifosi della Lazio ora divide la città
Le due iniziative a favore del capitano della Roma suscitano un’onda di emozioni diverse, e 8mila like
La decisione degli Irriducibili di omaggiare Totti è piaciuta davvero poco ai laziali. Soprattutto perché, si faceva notare, in molti ci hanno visto poco spirito di gruppo, ma soltanto «voglia di apparire». E pazienza se, soprattutto dopo la morte di Gabriele Sandri, i rapporti umani tra Totti e gli ultrà della Lazio siano cambiati. «Il rispetto – le parole di un ascoltatore in un’emittente – si dimostra in silenzio, come fece lui al funerale. Queste sono solo mosse per apparire, ai veri laziali della fine di Totti non gliene frega niente». Di certo chi non vuole apparire, ma spendere parole davvero sentite per Francesco, è proprio Giorgio Sandri: «Io posso solo dirgli grazie. Ricordo quando venne sotto la Nord per Gabriele».
I romanisti infatti ieri ci hanno tenuto a separare le due cose: da una parte il giusto rispetto che i laziali hanno avuto per Totti, dall’altra la voglia «di non prendere lezioni di tifo e rispetto da nessuno, soprattutto da chi augurava a Totti di andare al Mondiale in carrozzella». Il riferimento è a uno striscione del 2006, di acqua sotto i ponti ne è passata ma i romanisti hanno fatto muro. La curva Sud, ufficialmente, non ha preso posizione, gli altri tifosi sì. Ed è stato tutto un: «Lasciate in pace il nostro capitano». E l’omaggio? «Soltanto ipocrisia». Diversa, invece, l’eco che hanno avuto le parole degli Irriducibili nel mondo. Dalla Spagna all’Inghilterra, passando per Germania e Francia e, ovviamente, per l’Italia, chi non conosce la realtà romana si è meravigliato dell’omaggio al nemico.
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