rassegna stampa

L’eclissi di Perotti ha spento la Roma: “Perso lucidità”

Il fantasista argentino che insegue il Mondiale assicura: "Solo dando il massimo, posso sperare"

Redazione

Si ferma Perotti si ferma la Roma. Magari è soltanto una coincidenza, ma il periodo con più ombre che luci della squadra ha coinciso anche con il periodo no dell’uomo Champions: i gol contro Genoa della scorsa stagione e Qarabag quest’anno restano preziosissimi, in tutti i sensi, ma da quando l’argentino si è fermato (in campionato non segna dal derby) la Roma ha faticato tantissimo. "Abbiamo perso punti e lucidità nelle ultime gare", ammette Perotti nell’intervista a "Crack Deportivo" di qualche giorno fa.

La Roma ha bisogno non tanto dei suoi gol, quanto delle sue giocate. Orfana di Salah, la fantasia della squadra passa dai suoi piedi: "E’ un giocatore difficile da trovare - spiega- perché faceva molti gol, ma correva anche molto. C’è dispiaciuta la sua partenza, cerchiamo di non far sentire la sua mancanza, ma non è facile. Non credo che durerà tantissimo al Liverpool (“durerà non più di mezz’ora”, la frase precisa, ndr), andrà via, qualcuno lo prenderà".

L’esigenza però adesso è quella di battere l’ultima in classifica e recuperare posizioni: "Abbiamo perso dei punti per strada, magari sbagliando partite che lo scorso anno non avremmo sbagliato. Probabilmente siamo rimasti sorpresi perché pensavamo di poterle vincere tutte e abbiamo perso lucidità, ma abbiamo ancora la possibilità di recuperare". Su chi, però? "Il Napoli sta giocando bene, facendo un campionato regolare, vincendo partite difficili e se la stanno giocando corpo a corpo con la Juventus. Speriamo che cadano per poterci avvicinare. Non mi aspettavo - aggiunge Perotti - che l’Inter si fermasse come è successo anche a noi".

I nerazzurri, nella lotta per il quarto posto, potrebbero essere facilitati dal non avere impegni settimanali, la Roma invece per ora ne ha due e spera pure che, almeno, si raddoppino: "La Champions è una competizione bellissima, passare ai quarti sarebbe fantastico, ma non sarà facile. Dobbiamo intanto andare in Ucraina, fare bene e migliorare il livello".

(C. Zucchelli)