Dalla sfida di due giorni fa a San Siro è arrivato un colpo di scena in cabina di regia. Fuori Daniele De Rossi e Maxime Gonalons per infortunio, la Roma ha scoperto che Kevin Strootman – mezzala ancora alla ricerca della brillantezza perduta dopo i tre interventi al ginocchio subiti – può essere un regista di prim’ordine. Le prove ufficiali c’erano state solo nei 20’ finali con la Spal (ben giocati), scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport".
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La nuova vita di Strootman. Ora la regia è olandese
Da emergenza a soluzione stabile, Di Francesco applaude: "Fa quello che chiedo"
La benedizione è arrivata direttamente da Eusebio Di Francesco, che con tutta probabilità lo schiererà nuovamente anche domani a Genova contro la Sampdoria, visto che sia De Rossi che Gonalons accusano problemi al polpaccio. "Mi è piaciuto – ha detto l’allenatore – perché lui tende spesso a venire basso per prendersi la palla, ma se lo fa da mezzala non mi piace, così invece sì. Inoltre, va ad aggredire alto gli attaccanti, che è proprio quello che chiedo". Strootman a Milano è stato il giocatore che ha toccato più palle dopo il solito Kolarov (77 contro 93) e quello che ha fatto più passaggi positivi (56). In prospettiva l’olandese può diventare assai più di una terza scelta per la Roma di Di Francesco.
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