"Sta giocando bene, gli attaccanti sono nati per fare gol, confido che possa ricominciare presto, magari già a Firenze", parola di Eusebio Di Francesco su Edin Dzeko. L’attaccante bosniaco è quasi sempre tra i migliori, il suo gioco è decisivo per la Roma ed è costretto a scendere sempre in campo, ma è vero anche che un mese senza gol in campionato per lui inizia ad essere tanto, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".
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Inamovibile Dzeko: DiFra sceglie il 9, poi tocca agli altri
Il centravanti finora ha saltato solo 20 minuti. Oggi a Firenze vuole spezzare il digiuno di un mese
In campionato Di Francesco gli ha risparmiato soltanto 20’ contro l’Udinese, in Champions giusto un paio di minuti contro l’Atletico, per il resto è sceso sempre in campo. Oggi contro la Fiorentina toccherà di nuovo a lui, unico giocatore che Di Francesco ha ufficialmente messo in campo ieri in conferenza. Al Franchi non ha mai segnato, visto che la doppietta dello scorso febbraio l’ha realizzata all’Olimpico. Due gol speciali, perché lo hanno lanciato in vetta alla classifica cannonieri, poi vinta a fine stagione. Quelle 2 reti hanno sancito la metamorfosi dell’attaccante dopo i dubbi della prima stagione italiana. Che Dzeko sia l’uomo delle metamorfosi è noto, così come è noto che sia un tipo a cui piace parlar chiaro ai suoi allenatori.
A Garcia diceva che non era soddisfatto dei metodi di allenamento, a Spalletti non ha avuto problemi a dire che faceva il furbo, peraltro in diretta tv, con Di Francesco stesso copione, perché sempre in tv si è lamentato di giocare un po’ troppo solo. L’attuale tecnico gli ha risposto per le rime in pubblico e si è chiarito con lui in privato e da quel momento il rapporto è decollato.
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