Francesco Totti lo aveva detto: "Voglio portarli nel posto più bello di Roma". È stato di parola, così giovedì il capitano ha invitato tutta la squadra (con le relative compagne) e pochissimi prescelti dello staff ad una cena presso "La Pergola", a Monte Mario, per una serata che nessuno dimenticherà.
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Il rimpianto di Totti: “Roma, avrei voluto poterti aiutare di più”
Il capitano alla squadra: "Sono stati mesi difficili, mi hanno fatto smettere, ma grazie per essermi stati vicino"
Chi c’era ha raccontato come sia stata una serata bella, commovente e divertente, scrivono Cecchini e Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Prima l’aperitivo in terrazza, con panorama mozzafiato, poi la cena con due primi, secondo di pesce e dolci. Ma il piatto forte sono state le parole di Totti ai compagni – in gruppo e singolarmente – il cui senso è stato questo: "Sono stati mesi difficili, complicati. Mi sarebbe piaciuto aiutarvi di più, ma sapete tutti com’è andata. Adesso mi hanno costretto a smettere, e non ci posso pensare che non potrò vestire più la maglia della Roma. Comunque, grazie a tutti per essermi stati vicino". Un lungo applauso, poi i brindisi ma anche lacrime, prima che Totti consegnasse a tutti una maglietta personalizzata e la scritta: "Grazie dal tuo capitano".
Ovvio che non siano mancate battute più o meno taglienti sui vertici del club, ma è difficile sorprendersi. Tra l’altro, anche il team manager Manolo Zubiria ha annunciato il suo addio, abbracciando il capitano, omaggiato da Nainggolan con un bel messaggio: "Solo chi è veramente grande ti fa sentire che puoi diventare come lui. Orgoglioso di aver giocato al tuo fianco". Dopo la serata, l’impressione è che il Totti che si è presentato al Salone d’Onore del Coni fosse più leggero, tant’è che ha commentato: "Dopo che Maradona ha detto che sono il miglior giocatore che ha visto in tutta la sua vita, posso anche smettere". Comunque, in attesa di vedere Pallotta, Totti ieri a Trigoria scherzava con dei tifosi cinesi: "Il prossimo anno sto da loro a giocare", mentre il presidente Ferrero diceva: "Lui è un patrimonio dell’Unesco. Con lui parlai scherzando un paio d’anni fa, ma adesso che sta chiudendo il mio è un discorso serio. Se vuole, può venire alla Samp". Difficile, così come è complicato trasferirsi all’estero, perché di offerte da campionati "seri" per ora non sono arrivate.
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