Per la Uefa, come da sito ufficiale, Alessandro Florenzi è un centrocampista. Anche stasera, però, il jolly giallorosso giocherà in difesa. Poco male, almeno stando a quanto dice Di Francesco: "L’ho fatto giocare con la Spal per dargli continuità, l’ho visto bene e volevo vedere anche determinati movimenti difensivi". Florenzi dal canto suo è concentrato sul Qarabag e sulla seconda gara stagionale di Champions dal primo minuto, dopo quella con il Chelsea in casa. Finora ha disputato 115’ in coppa e lo ha fatto sbagliando poco o nulla (73% di passaggi riusciti). Niente gol e assist, ha pensato più a difendere (8 palle recuperate) che ad attaccare, quella di stasera sarà la partita numero 25 con la Roma in Europa, 19a in Champions, tre anni e tre mesi dopo l’esordio con Garcia.
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Florenzi adesso non si ferma più. E in Champions vola con la Roma
Il jolly destro destinato ai lavori extra come terzino. Il rinnovo? Si farà, ma ci vuole tempo
Capitolo rinnovo: l’attuale accordo scade nel 2019, il vice capitano guadagna circa 2 milioni a stagione, quello che firmerà (e tutti a Trigoria sono certi che lo farà) sarà il contratto più importante della carriera e si tratta su una base di 3 milioni l’anno più bonus, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". La qualificazione in Champions porterebbe con sé un po’ di tranquillità economica in più, Monchi ha già iniziato i negoziati con il suo agente ma non c’è ancora l’accordo totale su alcuni punti. Di certo, Florenzi e la Roma stanno parlando anche dei diritti d’immagine e del «lavoro» da testimonial di Alessandro, in questo senso un po’ più simile a Totti che a De Rossi, da sempre più schivo con pubblicità e social network.
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