Elliott contro James Pallotta, un fondo d’investimento sfida una proprietà dal background più sportivo. Due mondi diversi, basti pensare al modo in cui hanno fatto il loro ingresso in Serie A: Pallotta si autodefinì "ancora più pazzo dei tifosi romanisti". Rigore nei conti e valorizzazione del brand: sono questi i punti cardine del piano di risanamento rossonero su cui punterà Elliott. Tre anni il periodo tipico d’impegno nelle attività gestite: sufficiente per dare stabilità a un ambiente che ormai viveva alla giornata, tra bonifici lenti e trattative più o meno segrete.
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Elliott-Pallotta, prima sfida “made in USA” tra club italiani
Il presidente giallorosso aveva attaccato la gestione cinese del Milan, ma ha ottimi rapporti con i Singer
Pallotta ha collezionato centinaia di milioni di plusvalenze, ma neanche un trofeo. Ieri ancora una contestazione dei tifosi, con uno striscione in via Anastasio II che recitava: "Onore al giocatore che la Lupa rispetta... America’ la nostra maglia non è U$a e getta".Lui va avanti e aspetta novità sulla stadio a settembre, dopo lo scandalo che ha investito il costruttore Parnasi. Nel frattempo, però, si gode questo suo primo derby statunitense in Italia, lui che con Singer è amico da anni, complici i fondi, il trading e gli studi comuni ad Harvard. Pallotta e Singer sono amici da anni, tanto che quando Pallotta la scorsa estate attaccò la campagna acquisti del Milan cinese lo fece in base alle informazioni che gli arrivavano da Elliott.
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